I MERCATI AZIONARI E IL RISCHIO DI ESCALAZIONE MILITARE IN MEDIO ORIENTE
Sui mercati finanziari di tutto il mondo i riflettori sono puntati sul rischio di escalation militare in Medio Oriente, in seguito all’attacco di sabato da parte dell’Iran. Gli investitori sembrano prendere atto che al momento non vi รจ una reazione israeliana all’attacco, il che ha portato ad un calo del prezzo del petrolio oggi, con il Brent che scende dello 0,80% sotto i 90 dollari al barile, a 89,69. Nonostante ciรฒ, da inizio anno il prezzo รจ comunque salito di oltre il 16%.
STABILITA’ DELL’ORO E DEL DOLLARO
Anche altri beni rifugio come l’oro e il dollaro mostrano una certa stabilitร in questo contesto di incertezza. L’oro, che da settimane aggiorna il proprio record storico, รจ in lieve discesa dello 0,12%, a 2.371 dollari all’oncia. Il dollaro, che aveva registrato un periodo di forte apprezzamento, interrompe la corsa e l’euro recupera lo 0,14%, valendo 1,0657 dollari. Tuttavia, da inizio anno la moneta unica ha perso quasi il 3,5% contro il biglietto verde.
OTTIMISMO SUI MERCATI AZIONARI
Il clima di cauto ottimismo si riflette anche sui mercati azionari. La borsa di Milano apre in rialzo dello 0,76%, dopo due settimane di calo. Anche altre piazze finanziarie europee segnano un avvio positivo, con Francoforte in rialzo dello 0,71% e Parigi dello 0,51%. Solo Londra fa eccezione, con un calo dello 0,44% dovuto al ribasso dei beni energetici e delle materie prime. L’indice TA 35 della borsa di Tel Aviv invece sale dell’1,45%.
PROSPETTIVE POSITIVE ANCHE PER GLI STATI UNITI E L’ASIA
I future anticipano una partenza positiva anche negli Stati Uniti, dove incomincia la stagione delle trimestrali, con l’attenzione che oggi รจ dedicata a Goldman Sachs. In Asia, nella notte, le borse sono prevalentemente in ribasso con l’eccezione di Shanghai (+1,26%) e Shenzhen (+1,53%). Domani รจ atteso importanti dati sul PIL cinese nel primo trimestre, che potrebbero influenzare ulteriormente i mercati finanziari globali.