KVARATSKHELIA STRAPPA LA VITTORIA AL NAPOLI CONTRO IL VERONA
Una magia di Kvaratskhelia regala tre punti pesanti al Napoli contro il Verona. Un tocco di classe, di puro genio. Uno di quelli che il georgiano non faceva da tempo e ha estratto dal cilindro nel momento più difficile. Chapeau, lo stadio è ai suoi piedi. L’urlo della folla spazza via torpore e cattivi pensieri. La zona Champions è (ancora) possibile.
IL VINCERE È D’OBBLIGO
Vincere. Al Napoli non serviva altro contro il Verona per grattare punti e aprirsi un varco verso il quarto posto. Non fosse stato per Ngonge e per Lindstrom, improvvisamente destatosi dal sonno della panchina, sarebbe stato davvero una mazzata perdere contro l’Hellas che al successo c’è andato vicinissimo. Poi s’è illuminato all’improvviso, come un lampo, Kvaratskhelia e ha ribaltato la partita: 2-1, incantesimo spezzato. Vincere, farlo al Maradona è un’impresa in questa stagione. Ne è uscito con una vittoria che scontenta gli scaligeri, che al colpaccio da salvezza ci avevano creduto, e rilancia la corsa verso le posizioni da Champions.
IL RENDIMENTO CASALINGO
Lo raccontano i numeri: fino alla gara contro l’Hellas, su 10 incontri disputati in casa gli azzurri hanno raccolto solo 14 punti (4 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte) con una media di 1.40 a gara. Impietoso il raffronto con il trend di rendimento in trasferta: 11 sfide hanno portato in dote un tesoretto di 18 punti (5 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte) con una media di 1.64 a match. Che la vittoria odierna cambi qualcosa? Si vedrà.
L’ANDAMENTO DELLA PARTITA
Ecco perché, nel solco di questo andamento, la squadra di Mazzarri, anche se schierata col 4-3-3, ha faticato a trovare occasioni da rete e a finalizzarle. I partenopei rispettano il copione: tengono il pallino del gioco, premono, fanno possesso palla prolungato e provano a verticalizzare appena possibile – con Simeone che là davanti è chiamato a svolgere il ruolo di lotta e di governo – ma le azioni da gol ‘pulite’ si contano sulle punte della dita di una mano sola.
KVARATSKHELIA E GLI AVVERSARI
Kvaratskhelia (al rientro dalla squalifica) si agita, mulina le gambe, inventa finte e cerca spazi per infilarsi laddove gli avversari gli scavano trincee, è sicuramente il più pericoloso dei suoi ma non è abbastanza fortunato. Prima s’è visto negare un possibile rigore, poi ha trovato Montipo’ che gli ha sbarrato la porta. Simeone, ingabbiato, pure ha un sussulto ma non basta: quando trova il momento giusto per la deviazione gli si para davanti la sagoma dell’estremo difensore. Rrahmani, sugli sviluppi da calcio d’angolo tenta la conclusione ma è fuori.
RISCHI DEL VERONA E IL GOL DI COPPOLA
Il Verona tiene botta, resiste e, quando può approfitta dei varchi che il Napoli lascia: sfrutta il contropiede e mette i brividi ai tifosi azzurri. Anzi, è in avvio di ripresa che ‘rischia’ di andare in vantaggio per 3 volte in altrettanti minuti. Duda batte una punizione a rientrare verso il secondo palo, Anguissa lascia scorrere la palla e non si accorge che alle sue spalle sbuca Coppola che trova la deviazione ma non la porta. Lazovic fa suo un pallone perso male dagli avversari e calcia sul primo palo ma Gollini ci arriva e devia in angolo. Infine, su corner Cabal stacca più alto di tutti e devia a lato, ma non di molto.
LA REAZIONE DEL NAPOLI
È il preludio al gol del vantaggio che arriverà in una ripresa che ha visto il Verona più ispirato: Coppola salta di testa sulla punizione calciata in area da Suslov e mette in rete (deviazione di spalla, rete confermata). Il Napoli reagisce con la forza della disperazione, più che dell’orgoglio, e va all’assalto con Mazzocchi e Lindstrom ma Montipo’ si supera. Mazzocchi e Lindstrom, ancora loro, mettono lo zampino nell’azione del pareggio. L’ex Eintracht ricama un assist per Ngonge e l’ex pareggia. Uno scambio Kvara-Simeone, con quest’ultimo che manca il gol del 2-1, accende il Maradona. Ma è fuoco di paglia, che diventa incendio quando Kvara fa una magia delle sue: 2-1, vittoria scacciafantasmi.
CONCLUSIONE
Una vittoria pesante, strappata nel momento più difficile. Il Napoli respira, si rilancia in classifica e resta in corsa per la zona Champions. Kvaratskhelia è l’eroe del giorno, ma il Verona ha dimostrato di saperci fare. Un’emozionante partita, che lascia i tifosi azzurri con il sorriso sulle labbra e i tifosi scaligeri con l’amaro in bocca. Questa è la Serie A, sempre piena di sorprese e colpi di scena. La corsa continua, anche se il traguardo è ancora lontano.