IL VAR E L’ERRORE DELL’ARBITRO
Il gol vittoria dell’Inter contro il Verona sarebbe dovuto essere annullato, senza se e senza ma. Il vice-designatore AIA Gervasoni a Open Var è stato perentorio sull’errore commesso in occasione della gomitata di Bastoni a Duda non sanzionato dall’arbitro prima e soprattutto dal Var poi. Qualcuno “pagherà” per questo, si tratta dell’addetto alla moviola del match del Meazza, Luigi Nasca che ripartirà, come anticipato ieri, dalla Serie B.
L’ANALISI DELL’EX ARBITRO
Proprio l’ex arbitro, e numero due degli arbitri italiani con grande schiettezza ha sottolineato l’errore di valutazione commesso in sala Var in occasione della rete di Frattesi. Per questo sarà necessario confrontarsi con Nasca dopo aver già ascoltato i dialoghi tra lui e Fabbri in occasione dell’azione controversa. L’arbitro di Bari probabilmente ha valutato quello di Bastoni come un contatto di gioco, un body-check, decidendo dunque di non intervenire. In realtà invece, come spiegato da Gervasoni il difensore dell’Inter “va intenzionalmente a colpire col corpo il giocatore avversario”.
RETROCESSIONE DEL VARISTA
Nasca che in questa stagione si è già reso protagonista di alcune situazioni che hanno generato non poche polemiche, ovvero le scelte Var in Lecce-Bologna e Juve-Bologna (con Thiago Motta infuriato), sarà dunque retrocesso momentaneamente in Serie B. Gervasoni ha spiegato: “Un atleta per dare il meglio deve essere in condizioni di tranquillità e il percorso che faremo è quello di ridare serenità a Luigi Nasca per fargli dare il meglio fino a fine stagione. Come? Qualche passaggio in Serie B per vedere come reagisce. Come sempre è successo per arbitri, assistenti e varisti”.
LA PRESSIONE DELLA PARTITA
Ma come si può giustificare un errore di questo tipo? Cosa c’è dietro l’errata valutazione di Nasca? Gervasoni sottolinea quella che si può definire come una componente emozionale legata alla pressione della partita: “Ogni episodio fa storia a sé ma la componente emozionale all’interno del Var è importante. La pressione è tanta e gli episodi sono complicati. Come si migliora? Lavorando”.