L’Unione europea: nessuna indagine sullo Stato di diritto in Italia
12 Febbraio 2024
Il portavoce della Commissione europea, Christian Wigand, ha smentito categoricamente le voci apparse sulla stampa riguardo a presunte indagini o ispezioni sullo Stato di diritto in Italia da parte dell’Unione europea. Durante il briefing quotidiano con la stampa, Wigand ha affermato che non c’è alcuna indagine o ispezione in corso in Italia e che l’Unione europea sta semplicemente preparando il rapporto annuale sullo Stato di diritto, come avviene per tutti i 27 Stati membri.
RAPPORTO ANNUALE SULLO STATO DI DIRITTO
Il portavoce ha chiarito che la Commissione europea sta semplicemente svolgendo il suo compito annuale di preparare il rapporto sullo Stato di diritto, come avviene per tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea. Questo processo prevede incontri virtuali con rappresentanti dei governi nazionali, Ong e altre parti interessate, al fine di raccogliere informazioni e valutare lo stato del diritto all’interno di ciascun Paese.
NORMALE SCAMBI CON ROMA
Wigand ha sottolineato che gli incontri con le autorità italiane rientrano nella normale procedura di preparazione del rapporto. Non c’è nulla di più o di meno rispetto a quanto avviene con gli altri Stati membri dell’Unione europea, e l’obiettivo è quello di garantire una valutazione accurata e obiettiva dello Stato di diritto in Italia.
NESSUNA INDAGINE IN CORSO
In risposta alle voci circolate sulla stampa, il portavoce ha ribadito che non è in corso alcuna indagine o ispezione specifica sullo Stato di diritto in Italia. La Commissione europea si limita a svolgere il proprio dovere istituzionale di monitorare e valutare il rispetto dello Stato di diritto all’interno di tutti i Paesi membri, senza alcun tipo di discriminazione.
CONCLUSIONI
Dalla dichiarazione del portavoce della Commissione europea Christian Wigand emerge chiaramente che l’Unione europea non ha avviato alcuna indagine sullo Stato di diritto in Italia. Le voci circolate sulla stampa sono state smentite, e si è ribadito che tutto rientra nella normale procedura di preparazione del rapporto annuale sullo Stato di diritto. In un momento in cui la questione dello Stato di diritto è particolarmente sensibile in ambito europeo, è importante chiarire e fugare ogni dubbio sulle attività dell’Unione europea riguardo a questo tema.
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