Luca Casarini: ONG in guerra, danni ai più vulnerabili

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Luca Casarini, attivista e leader del movimento No Tav, ha dichiarato in una recente intervista che la lotta contro le organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo per salvare migranti è una guerra che danneggia sia le persone in fuga dalla guerra e dalla povertà, sia le stesse Ong che cercano di aiutarle.

Casarini ha spiegato che i processi penali avviati contro le Ong, le operazioni dei servizi segreti che cercano di screditare il loro lavoro e i tentativi della guardia costiera libica di ostacolarle sono solo alcuni degli strumenti utilizzati per mettere in difficoltà queste organizzazioni umanitarie.

“Il vero obiettivo di questa guerra è quello di sabotare gli sforzi delle Ong nel salvare vite umane in mare e nel portare aiuto a chi è costretto a fuggire dai propri paesi a causa di guerre, persecuzioni e povertà estrema”, ha affermato l’attivista.

Le Ong che operano nel Mediterraneo, come Medici Senza Frontiere, Save the Children e Proactiva Open Arms, si trovano a dover affrontare non solo le difficoltà legate alle operazioni di salvataggio in mare, ma anche le pressioni politiche e mediatiche che cercano di metterle in cattiva luce e di minare la loro credibilità.

Casarini ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto da queste organizzazioni nel salvare vite umane e nel garantire un minimo di dignità e assistenza ai migranti che arrivano sulle coste europee in cerca di protezione e di una vita migliore.

“Le Ong non sono il problema, sono parte della soluzione. Dobbiamo difendere il loro lavoro e sostenerle nella loro missione umanitaria”, ha dichiarato Casarini.

L’attivista ha inoltre denunciato il ruolo della guardia costiera libica, che sotto la pressione dell’Unione Europea sta impedendo alle navi delle Ong di portare aiuto ai migranti in difficoltà in mare, mettendo a rischio la vita di centinaia di persone che cercano disperatamente di fuggire dalla guerra e dalla miseria.

“Questa guerra contro le Ong è una guerra contro l’umanità. Dobbiamo opporci a questa deriva autoritaria e difendere il diritto alla vita e alla dignità di tutte le persone”, ha concluso Casarini.

L’appello dell’attivista viene in un momento in cui la situazione nel Mediterraneo continua a peggiorare, con un aumento degli sbarchi e un deterioramento delle condizioni di vita nei campi profughi in Libia e in altri paesi della regione.

Le Ong che operano nel Mediterraneo sono sempre più sotto pressione, ma continuano a svolgere il loro importante lavoro nel tentativo di salvare vite umane e di garantire un minimo di assistenza umanitaria ai migranti in fuga.

L’appello di Luca Casarini è un richiamo alla solidarietà e alla difesa dei diritti umani, in un momento in cui sono sempre più messi in discussione da politiche restrittive e autoritarie che mettono a rischio la vita e la dignità di milioni di persone in fuga da guerre e persecuzioni.

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