CALCIO: IL CASO ACERBI-JUAN JESUS SI CHIUDE CON L’ASSOLUZIONE
Il caso Acerbi-Juan Jesus si è chiuso con la sentenza del giudice sportivo che ha assolto il difensore dell’Inter dall’accusa di razzismo per insufficienza di prove. Il calciatore del Napoli, che ne aveva denunciato la condotta prima all’arbitro e poi sui social (dopo il cambio di versione dell’avversario), non farà ricorso in altre sedi contro il verdetto appellandosi alla giustizia ordinaria.
PERCHÉ JUAN JESUS SI È PRESENTATO SENZA AVVOCATO?
Juan Jesus si è presentato all’audizione senza avvocato perché essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Non ci siamo dimenticati dell’avvocato: abbiamo seguito le regole. Basta conoscerle.
COSA HA FATTO IL CALCIATORE A SOSTEGNO DELLA PROPRIA VERSIONE?
Juan Jesus ha dato il suo contributo alle investigazioni, raccontando quanto successo e depositando anche un filmato, senza doversi affannare a “cercare” (ex post?) un compagno che potesse “confermare” quello che è chiaramente accaduto.
LA REAZIONE DELL’AGENTE DI JUAN JESUS, CALENDA: “DEDUZIONI FANTASIOSE E OFFENSIVE”
Sulla vicenda è intervenuto Roberto Calenda, procuratore del calciatore brasiliano. Attraverso un messaggio condiviso sulla piattaforma X (ex Twitter) ci ha tenuto a precisare una serie di punti nell’articolo della Gazzetta dello Sport, sottolineando “gravi inesattezze e deduzioni fantasiose e, per certi versi, offensive” della ricostruzione fatta sul giornale.
MI SAREI PIUTTOSTO CHIESTO…
La necessità di Acerbi di “studiare la migliore strategia difensiva”. L’agente di Juan Jesus ribalta la narrazione di questi giorni ponendo un quesito: “Mi sarei piuttosto chiesto perché mai sia stata necessaria ad Acerbi una fitta preparazione di una settimana per ‘studiare la migliore strategia difensiva’ se era così evidente l’assenza della discriminazione? Mi sarei piuttosto interrogato su quali ‘prove’ abbia portato Acerbi oltre alla sua interpretazione delle parole rivolte a Juan Jesus, … ma non faccio il giornalista e, quindi, non so spiegarmi perché queste semplici domande non siano state neppure affrontate.”
In conclusione, il caso Acerbi-Juan Jesus ha suscitato polemiche e dibattiti sul tema del razzismo nel calcio. Le posizioni delle parti coinvolte sono state contrastanti e la decisione del giudice sportivo ha posto fine a una vicenda che ha tenuto banco nei giorni scorsi. Resta da capire se questa sentenza avrà ripercussioni sulle dinamiche e sulle relazioni tra i giocatori in campo, sperando che si possa tornare a parlare di sport e fair play senza controversie di questo genere.
