Licenziamento Horner Red Bull: decisione imminente dopo scandalo e tensioni interne.

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CHRISTIAN HORNER VICINO AL LICENZIAMENTO DALLA RED BULL

La clamorosa indiscrezione rivela che la decisione potrebbe essere presa anche prima del prossimo Gran Premio in Australia. Le due fazioni in seno alla Red Bull siglerebbero così la pace con l’allontanamento del manager, a preoccuparli una serie di fattori.

Licenziamento imminente

Christian Horner è a un passo dal licenziamento dalla Red Bull. Quel comunicato, che era rimasto nel cassetto qualche settimana fa dopo lo scandalo scoppiato in seno alla scuderia per le mail compromettenti con una delle componenti dello staff, potrebbe diventare ufficiale nei prossimi giorni. Sarebbe l’ennesimo colpo di scena nella guerra di potere che si sta combattendo all’interno del Team tra la fazione austriaca e quella thailandese che rappresentano le due anime della Casa di F1.

Decisione anticipata

Quando potrebbe avvenire l’allontanamento del Team Principal? Anche prima del prossimo Gran Premio di Australia che si correrà il 24 marzo prossimo. E anche la passeggiata mano nella mano del manager con la moglie, Geri Halliwell (l’ex Spice Girl), inscenata per mostrare al mondo intero che il suo matrimonio è solido a dispetto del chiacchiericcio sul suo conto alimentato anche dall’assoluzione interna che lo aveva scagionato e dalla sospensione della collaboratrice che ha denunciato pressioni sconvenienti e messaggi sessualmente allusivi ricevuti, sarebbe l’immagine che scivola sui titoli di coda della sua esperienza.

Helmut Marko e le fazioni interne

L’indiscrezione è rumorosa, arriva dal sito f1-insider.com, e viene sostanziata da una serie di fattori emersi in queste ore, a cominciare dalla posizione di Helmut Marko che non sarebbe più traballante per la fuga di notizie sul caso. Tutti indizi che, messi assieme come pezzi di un puzzle, portano a una sola soluzione: liberarsi di Horner, la cui figura è divenuta ingombrante e pericolosa per i riflessi sul brand. Già, ma come e perché visto che è stata la stessa Red Bull a lasciare chiusa nel cassetto la lettera di benservito? Le cose sono cambiate, in continua evoluzione e in questa situazione magmatica nulla si può escludere.

Il ruolo di Max Verstappen

Il primo tassello fa riferimento a Max Verstappen: era contento non solo per aver vinto anche in Arabia Saudita ma anche per la soffiata ricevuta sulla permanenza di Marko. Ecco perché ha prenotato il volo di ritorno sul suo aereo, lasciando Horner da solo, in compagnia della consorte.

Le conseguenze del boicottaggio

La convergenza di opinioni dei due schieramenti avrebbe valutato che ‘far cadere la testa’ (metaforicamente) al manager sarebbe la cosa più opportuna da fare piuttosto che proseguire il tiro alla fune. In buona sostanza, fumerebbero il calumet della pace mettendo da parte quel dirigente che nessuno sembra più volere. Né gli azionisti di maggioranza tailandesi né la minoranza austriaca, convinti che la separazione sia il male minore rispetto alla slavina che potrebbe abbattersi sul mondo Red Bull.

Il coinvolgimento di BusinessF1 e degli U2

Anzitutto, l’aumento delle richieste e dei tentativi di boicottaggio sul mercato statunitense sono una spia da non sottovalutare. Un movimento d’opinione che prende piede in tal senso sarebbe difficile da derubricare a semplice folklore anche perché le informazioni che filtrano (e vengono fatte filtrare) dallo stesso ambiente Red Bull (oltre le rivelazioni della gola profonda attraverso un account anonimo) soffiano sul fuoco della contestazione.

E qui s’innesta la seconda variabile temuta: la rivista di settore BusinessF1 ha reso pubblici nome, foto e incarico della donna che ha acceso la miccia della vergogna. Per quanto possa essere liquidata con una cospicua buonuscita nessuno ha la certezza che resterà in silenzio… anzi, la sensazione è che la donna possa portare la vicenda in tribunale.

Ultima suggestione e un segnale. Il gruppo rock degli U2 sembra intenzionato a dedicare una canzone alla donna. Cosa li ha smossi? Il fratello della giovane è il genero del chitarrista The Edge e “Don’t be horny, be Christian” potrebbe essere il titolo del brano che parla della vicenda sessuale. E quel “Non essere eccitato, sii Cristiano” sarebbe qualcosa di insopportabile.

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