Liberi volontari “pro-vita” nei consultori: il Senato approva la norma sull’aborto

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LEGGE APPROVATA: PRESENZA DI ASSOCIAZIONI ANTIABORTISTE NEI CONSULTORI

La norma che prevede la presenza di associazioni antiabortiste nei consultori ai quali si rivolgono le donne che intendono abortire è stata ufficialmente resa legge. Le Regioni avranno la possibilità di avvalersi di queste associazioni “pro life” in modo da offrire un supporto aggiuntivo alle donne che si trovano in una situazione di gravidanza non programmata. Questa disposizione era già stata adottata in alcune realtà a guida centrodestra, come ad esempio in Piemonte e nel Lazio, grazie a specifiche delibere regionali.

APPROVAZIONE DEL DECRETO PER L’ATTUAZIONE DEL PNRR

La possibilità di coinvolgere associazioni antiabortiste nei consultori è stata inserita nel decreto per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Senato ha dato il via libera definitivo a questa norma, che passa ora al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica. Una volta promulgata, la legge sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale e potrà entrare in vigore in modo ufficiale.

EMENDAMENTO DEL DEPUTATO MALAGOLA

A portare avanti questa modifica legislativa è stato l’emendamento presentato dal deputato di Fratelli d’Italia Lorenzo Malagola. Dopo essere stato approvato in commissione Bilancio alla Camera, l’emendamento è stato incluso nella legge licenziata dalla Camera dei Deputati e successivamente confermato anche dall’aula del Senato. Questo emendamento permette alle Regioni di coinvolgere associazioni antiabortiste nei consultori senza che ciò comporti nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

DISPOSIZIONI SULLE NORME DI INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA

La legge 194 del 1978, che regola l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia, è stata quindi modificata per includere questa possibilità di coinvolgimento delle associazioni antiabortiste nei consultori. Le donne che si rivolgono a questi servizi per ottenere il certificato medico necessario per un aborto potranno quindi trovare supporto da parte di queste associazioni “pro life”. Questo passo potrebbe generare dibattiti e polemiche nel dibattito pubblico sulla questione dell’aborto e sulle scelte delle donne in materia di gravidanza.

REACTIONS AND CONCLUSION

La decisione di includere associazioni antiabortiste nei consultori destinati alle donne che desiderano abortire è destinata ad accendere una discussione su una questione già di per sé delicata e dibattuta come l’interruzione volontaria di gravidanza. Sarà importante monitorare attentamente l’attuazione di questa normativa e valutarne gli effetti sulle donne che si trovano in una situazione di gravidanza non programmata. L’auspicio è che questa disposizione sia applicata nel rispetto dei diritti delle donne e della legge 194, che tutela la libertà di scelta in materia di aborto.

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