ROMA: DIECI CAMBI CONSENTITI, MALE INTERPRETATI
Dove nasce l’interpretazione sbagliata sui ‘cambi’ effettuati dai giallorossi? Secondo l’articolo 30 gli allenatori non sono obbligati a riprendere l’incontro con gli stessi 11 giocatori che erano in campo prima della sospensione ma la libertà di cui godono ha dei limiti.
LA NORMA DELL’ARTICOLO 30, COMMA 4
La Roma ha effettuato dieci cambi compreso il recupero della prosecuzione della partita di campionato contro l’Udinese. Detta così, sembra che Daniele De Rossi abbia violato il regolamento sul numero delle sostituzioni a disposizione. In realtà la situazione è ben diversa, il tecnico ha commesso nulla di irregolare. E la vittoria ottenuta allo scadere è pienamente legittima. Semplicemente, si è attenuto al regolamento che gli ha permesso di avvicendare qualche pedina nella formazione di partenza. Poteva farlo? Assolutamente sì.
LA PROCEDURA DI RIPRESA DELLA PARTITA
A dissolvere ogni dubbio è il ricorso alla norma che disciplina momenti del genere: l’articolo 30, comma 4, della Lega Nazionale Professionisti di Serie A che fa riferimento al recupero delle gare non iniziate, interrotte od annullate e gare in campo neutro. In sintesi, i tecnici non sono obbligati a riprendere l’incontro con gli stessi undici giocatori che erano in campo prima della sospensione (di qui l’equivoco sull’interpretazione del numero dei ‘cambi’) ma la libertà di cui godono non può andare oltre un determinato perimetro di prescrizioni.
LE MODALITÀ PER LE SQUADRE E I GIOCATORI
Ecco nel dettaglio le modalità relative alle squadre e ai giocatori utilizzabili in occasione della prosecuzione del match:
– La partita riprende esattamente dalla situazione di gioco che era in corso al momento dell’interruzione, come da referto del direttore di gara.
– Nella prosecuzione della gara possono essere schierati tutti i calciatori che erano già tesserati per le due Società Associate al momento dell’interruzione, indipendentemente dal fatto che fossero o meno sulla distinta del direttore di gara il giorno dell’interruzione.
– Le due squadre possono effettuare solo le sostituzioni non ancora effettuate nella prima gara.
L’UTILIZZO DI LLORENTE E LE POLEMICHE
Nemmeno l’utilizzo di Llorente, che pure ha sollevato qualche perplessità, lascia ombre: undici giorni fa ha giocato i 71 minuti del match interrotto e sospeso per il malore accusato da Ndicka (da regolamento, lui stesso poteva essere schierato), giovedì sera non sarebbe dovuto scendere in campo ma l’infortunio di Smalling ha richiesto il suo impiego sia pure per poco. È uscito e poi rientrato in questa sorta di lunga partita? No, anche se è questa l’impressione (sbagliata) avuta dallo spettatore esterno.
In conclusione, la Roma ha rispettato le regole e ha ottenuto una vittoria legittima, dimostrando di essere attenta alle normative e di saper sfruttare le opportunità a disposizione. La polemica sui cambi effettuati si è rivelata infondata, chiarita solo grazie alla corretta interpretazione della normativa vigente.