L’attaccante della Roma Sardar Azmoun sorprende tutti con gesto di rispetto verso i tifosi avversari
Sardar Azmoun ha segnato il secondo dei tre gol della Roma a Frosinone. Esulta ma si ferma di colpo quando si accorge di essere sotto il settore dei tifosi ciociari. L’attaccante iraniano fa un gesto che coglie di sorpresa tutti, a cominciare dai compagni di squadra che si affiancano a lui per festeggiare il raddoppio realizzato nella fase piรน calda della ripresa: il suo tap-in ha di fatto vibrato il colpo del ko ai padroni di casa perรฒ lui congiunge le mani e si scusa.
Perchรฉ? Cosa ha mai fatto di male? ร forse un modo per prendersi gioco dei sostenitori avversari? Niente affatto, quel suo atteggiamento รจ agli antipodi rispetto a quello di Huijsen che sarร ammonito, sostituito da Daniele De Rossi (โha fatto una scemenza, era meglio uscisseโ) e criticato duramente da Eusebio Di Francesco nel corso delle interviste.
AZMOUN RACCONTA LE MOTIVAZIONI DEL SUO GESTO
Azmoun spiega in diretta tv, nel corso delle interviste a Dazn, il motivo di quel comportamento. Lo fa con un filo di voce, mostrando grande sensibilitร e profonda convinzione delle parole che scandisce nemmeno fosse un alieno venuto da un altro pianeta. Raramente (anzi, mai) si รจ visto un calciatore lasciarsi andare a quella mimica mettendo da parte entusiasmo ed euforia legittimi per rendere omaggio agli avversari. Una virtรน quasi โascetica’ che il calciatore iraniano racconta con assoluta naturalezza. A lui sembrava giusto fare cosรฌ. ร stata una lezione di vita, sia pure indiretta e priva di animositร , rivolta al difensore olandese.
LO SCOPO DEL GESTO
โMi sono comportato in quel modo perchรฉ volevo scusarmi per l’esultanza di Huijsen dopo il primo gol. Ha fatto questo gesto commettendo un’ingenuitร , รจ giovane e imparerร . Ma quello che conta di piรน รจ il rispetto reciproco e tutto va ricondotto entro i limiti della lealtร sportivaโ.
Non stupisce che Azmoun prenda posizioni del genere oppure si esprima snocciolando concetti del genere. La storia della sua vita e della sua carriera raccontano come abbia particolarmente a cuore tematiche ben piรน gravi come quelle dei diritti civili che nel suo Paese sono negati. Nel settembre del 2022, quando indossava la maglia del Bayer Leverkusen, l’Iran visse un momento particolare per le grandi proteste di piazza a Teheran.
UN IMPEGNO PER I DIRITTI CIVILI
Un moto popolare che era scoppiato in seguito al brutale assassinio di Mahsa Amini, la ragazza uccisa dalla “polizia morale” che aveva arrestato e percosso la ragazza per non aver indossato l’hijab, il velo che tutte le donne musulmane sono obbligate a portare. Azmoun non ebbe alcun timore nello schierarsi dalla parte delle donne e contro il regime degli Ayatollah tanto da scrivere un messaggio molto chiaro sui profili social. In seguito il suo account (ma capitรฒ lo stesso anche ad altri connazionali) venne oscurato. Per quelle parole rischiรฒ di perdere la nazionale e che la sua famiglia subisse ripercussioni.
In conclusione, il gesto di Azmoun non รจ solo una dimostrazione di rispetto sportivo, ma rappresenta un impegno per i diritti civili che l’attaccante iraniano porta avanti con coraggio e determinazione. La sua lezione di vita ci ricorda che, anche nel mondo del calcio, il rispetto reciproco e la lealtร sono valori fondamentali da difendere e promuovere.