La polizia blocca il raduno neonazista nel Giorno dell’Onore: marcia nei boschi sventata

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DIVIETO DEL CORTEO NEONAZISTA A BUDAPEST

Le autorità ungheresi hanno emesso un divieto per il corteo di neonazisti previsto per stamattina a Budapest in occasione del “Giorno dell’onore”. La manifestazione, organizzata dalla formazione di estrema destra “Legio Hungaria”, non potrà svolgersi nel centro della città come era previsto originariamente.

CONTROVERSIE E ALTERNATIVE DEGLI ORGANIZZATORI

Nonostante il divieto, gli organizzatori hanno dichiarato che la manifestazione si terrà comunque, ma in boschi circostanti per evitare uno scontro con la polizia. “Non molliamo, questa città è nostra” ha detto Bela Incze, leader di Legio Hungaria, al sito Kuruc.info.

Le autorità ungheresi hanno confermato di essere pronte a impedire qualsiasi tentativo di tenere la manifestazione non autorizzata e hanno garantito una presenza forte e vigile per evitare eventuali scontri o disordini.

IL CASO DI ILARIA SALIS E L’AGGRESSIONE FISICA

È noto che l’anno scorso, durante il raduno, Ilaria Salis è stata arrestata e successivamente detenuta con l’accusa di aver partecipato all’aggressione fisica di due estremisti di destra. La giovane italiana era andata a Budapest per partecipare alla manifestazione, che ogni anno attira neonazisti da vari Paesi europei.

Le autorità ungheresi hanno rinnovato l’impegno a garantire la sicurezza pubblica e a impedire qualsiasi forma di violenza o intimidazione razzista durante manifestazioni di questo genere.

IL “GIORNO DELL’ONORE” E LA CELEBRAZIONE NEONAZISTA

Il “Giorno dell’onore” celebra il tentativo di sortita dal Castello di Buda nel 1945 di truppe naziste e fascisti ungheresi, durante il quale morirono circa 20mila combattenti. La manifestazione prevede la partecipazione di persone in uniformi militari e l’esibizione di bandiere neonaziste.

L’evento è considerato un punto di ritrovo per i movimenti di estrema destra in Europa e ha destato preoccupazione e critiche da parte di varie organizzazioni internazionali per i diritti umani.

IL CONCERTO NEONAZISTA ORGANIZZATO DA “BLOOD AND HONOUR HUNGARIA”

Oltre al corteo, è stato appreso che un’altra organizzazione neonazista, “Blood and Honour Hungaria”, ha organizzato un concerto in un terreno privato. Anche questo evento è stato vietato dalla polizia, che ha reso noto di essere pronta a intervenire qualora si dovesse tentare di tenere la manifestazione non autorizzata.

Le autorità ungheresi hanno confermato che la sicurezza e l’ordine pubblico saranno garantiti in tutto il territorio nazionale e che sarà impedito qualsiasi tentativo di svolgere eventi non autorizzati.

CONCLUSIONE

Le autorità ungheresi si sono espresse chiaramente riguardo alla loro determinazione nel contrastare il neonazismo e qualsiasi forma di estremismo. Il divieto del corteo e del concerto è stato motivato dall’obiettivo di prevenire possibili scontri, violenze e atti illegali da parte dei partecipanti a tali eventi.

La decisione delle autorità ha ricevuto apprezzamento da parte di varie organizzazioni internazionali e ha rinnovato il dibattito sulle misure necessarie per contrastare l’estremismo di destra in Europa. Si tratta di un tema delicato e controverso, che richiede un impegno costante da parte delle istituzioni e della società civile per garantire la tutela dei diritti umani e la sicurezza di tutti i cittadini.

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