**LA VALUTAZIONE DELL’INTELLIGENCE STATUNITENSE**
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, le agenzie di intelligence statunitensi hanno concluso che Vladimir Putin non ha direttamente ordinato la morte di Alexei Navalny nel carcere di massima sicurezza. La valutazione non esclude la responsabilità del presidente russo, ma suggerisce che non sia stato lui a dare l’ordine specifico al momento della tragica morte.
**LE REAZIONI EUROPEE E LA DISCUSSIONE SUL CASO**
Ulteriori informazioni provenienti dal giornale indicano che varie agenzie di intelligence europee sono state informate della valutazione degli Stati Uniti sul caso Navalny. Tuttavia, non è chiaro se siano state sviluppate spiegazioni alternative per la morte dell’oppositore russo.
**IL PARERE DEGLI ALLEATI DI NAVALNY E L’INTERVENTO DI PUTIN**
Nonostante le conclusioni dell’intelligence americana, diversi alleati di Navalny e alcuni analisti rimangono scettici sull’estraneità di Putin alla vicenda. La morte di Navalny è avvenuta poco dopo le elezioni presidenziali russe, durante le quali Putin ha espresso dispiacere per l’accaduto e ha ammesso di aver approvato uno scambio di prigionieri con l’oppositore.
**LE PAROLE DEL PRESIDENTE RUSSO A PROPOSITO DI NAVALNY**
Nelle sue dichiarazioni, Putin ha definito la morte di Navalny come un “evento triste” e ha confermato di aver acconsentito allo scambio di prigionieri con l’opposizione. Tuttavia, ha sottolineato che l’epilogo della vicenda non è stato come previsto.
**CONCLUSIONE E AGGIORNAMENTI SU FANPAGE.IT**
Nonostante le controversie sulla morte di Navalny, le agenzie di intelligence statunitensi sostengono che Putin potrebbe non essere stato direttamente coinvolto nell’ordinare l’omicidio. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, si consiglia di continuare a seguire Fanpage.it.