GUERRA IN UCRAINA: INTERVISTA A TIMOTHY SNYDER
23 Febbraio 2024 – A due anni dall’aggressione russa in Ucraina, la situazione nel Paese e nelle relazioni internazionali si fa sempre più intricata. Fanpage.it ha avuto l’opportunità di intervistare lo storico statunitense Timothy Snyder, noto per le sue analisi profonde e spesso profetiche sui regimi totalitari in tutto il mondo.
La discussione si è focalizzata sul regime di Putin in Russia, definito da Snyder come “fascista” e non come erede dell’Unione Sovietica. “È capitalista ed è fascista”, ha affermato lo storico, sottolineando come il regime di Putin abbia creato un mito ufficiale di rettitudine per mantenere il suo potere.
Snyder ha spiegato che il regime russo presenta molte similitudini con il fascismo italiano degli anni Venti e Trenta, con un partito unico, il culto del leader e la prevalenza delle emozioni sulla ragione. Inoltre, la Russia di Putin si concentra sul controllo del passato per influenzare il futuro, creando una sorta di mito perpetuo intorno al suo governo.
La discussione si è poi spostata sulla figura di Alexei Navalny, l’oppositore politico russo ucciso dal regime. Snyder ha commentato che l’obiettivo del regime non è solo reprimere l’opposizione politica, ma anche generazioni future, cercando di consolidare anche più il proprio potere.
Quando si è trattato di delineare le prossime mosse di Putin, Snyder ha sottolineato che il presidente russo continuerà a combattere la guerra in Ucraina fino a quando non la vincerà o la perderà. Ha sottolineato l’importanza dell’Occidente nel fermare l’avanzata russa, avvertendo che una vittoria di Putin in Ucraina potrebbe avere conseguenze disastrose per l’Europa e il mondo intero.
In conclusione, Snyder ha messo in guardia sull’importanza di non dare la libertà per scontata, incoraggiando la lotta contro la tirannia e la paura. Ha esortato l’Occidente a sostenere l’Ucraina nella sua lotta e ha espresso la speranza che Navalny continuerà a ispirare le generazioni future come un eroe della Russia.
In un momento in cui la geopolitica globale è in fermento, le parole di Timothy Snyder suonano come un monito e una chiamata all’azione per difendere i valori democratici e la libertà in un mondo sempre più minacciato dai regimi autoritari.