RIFORME PER IL CALCIO ITALIANO: LA PROPOSTA DELLA LEGA DI SERIE A
Da anni si parla di riforma per il calcio italiano, realizzarle, però, nonostante l’impegno della FIGC e le mosse delle varie società è complicatissimo. Perché il movimento è spaccato. L’Assemblea di Lega svoltasi lunedì 12 febbraio ha ribadito con un documento che il format attuale, quello con 20 squadre in Serie A, non sarà modificato.
PROPOSTA DI RIDUZIONE A 18 SQUADRE RESPINTA
I sempre maggiori impegni a livello internazionale, sia per le nazionali che soprattutto per i club, hanno portato le tre squadre con il maggior numero di scudetti (Juventus, Milan e Inter), a cui si è aggiunta la Roma, che hanno proposto una Serie A con 18 squadre, com’è stato fino a vent’anni fa. Una proposta di riforma che non piace alla maggior parte dei club e nemmeno alla Federazione, che vuole la riforma, promessa da Gravina da anni, che però ha idee diverse. I 20 club di Serie A non si toccano, un girone di Serie C può scomparire e così si avrebbero meno squadre professionistiche.
BATTAGLIA PER LA RIFORMA: TONI ASPRI E DIVISIONI PROFONDE
Una battaglia vera e che da tempo si combatte con toni aspri, perché le posizioni sono assai distanti e trovare un accordo è complicatissimo. La Lega di Serie A nel corso dell’Assemblea svoltasi a via Rosellini ha presentato un documento di indirizzo che contiene una serie di proposte di riforma per il calcio italiano. Ma altresì è stata ribadita la necessità di mantenere nello statuto federale il diritto d’intesa, come accade anche nei principali sistemi calcistici europei. E soprattutto è stato confermato l’attuale format a 20 squadre del campionato di Serie A.
LA NOTA INTEGRALE DELLA LEGA SERIE A
Questa la nota integrale: “La Lega Serie A ha approvato oggi, nel corso dell’Assemblea svoltasi nella sede di via Rosellini, il proprio documento di indirizzo contenente le proposte di riforma del calcio italiano. Nel corso della stessa riunione, è stata ribadita la assoluta necessità di mantenere nello statuto federale il diritto di intesa, così come nei principali sistemi calcistici europei. È stato, inoltre, confermato l’attuale format a 20 squadre del campionato di Serie A”.
CONCLUSIONE
Nonostante le proposte di riforma avanzate da alcuni dei club di maggior prestigio del calcio italiano, la Lega Serie A ha deciso di ribadire la volontà di mantenere il format attuale, con 20 squadre partecipanti. Le divisioni e il contrasto di idee all’interno del movimento calcistico italiano rendono difficile trovare un accordo unanime per una riforma più ampia del sistema calcistico nazionale. Resta quindi il punto fermo della Serie A a 20 squadre, almeno per il momento. La questione delle riforme nel calcio italiano, tuttavia, rimane aperta e soggetta a futuri dibattiti e proposte da parte delle varie parti interessate.