La crescita dei dati sul dark web e le nuove minacce cyber

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La cyber sicurezza è un tema sempre più attuale e importante nella società contemporanea, considerando il continuo aumento dei dati in circolazione sul dark web. Secondo recenti dati, nel 2023 il numero di dati rilevati sul dark web è cresciuto del +45% rispetto all’anno precedente, con oltre 1.800.000 segnalazioni. In Italia, il numero di utenti colpiti da furto di informazioni personali è aumentato del +13,9%.

LE FRODI DIVENTANO PERSONALIZZATE
Secondo l’Osservatorio Crif, le frodi online stanno diventando sempre più personalizzate. In un caso su dieci, oltre al numero telefonico, vengono rubati anche l’indirizzo e-mail e il nome e cognome della vittima. Questi dati personali sono preziosi per gli hacker, che possono utilizzarli per compiere frodi mirate, sfruttando anche l’intelligenza artificiale.

I DATI PIÙ ESPOSTI AGLI ATTACCHI
Le principali categorie di dati oggetto di attacchi rimangono le password, gli indirizzi e-mail, gli username, i nomi e cognomi e i numeri di telefono. Spesso le e-mail sono associate a una password (+94,4% dei casi) e insieme alle password appaiono le username (+65,6%). Il numero di telefono associato alla password aumenta la vulnerabilità della vittima del +25,6% rispetto all’anno precedente.

GLI ACCOUNT IN SITI DI INTRATTENIMENTO I PIÙ VIOLATI
La maggior parte degli account violati sono quelli riferibili ai siti di intrattenimento (56,6%), seguiti dagli e-commerce (16,4%) e dai social media (11,9%). Anche il furto degli account bancari è significativo. Le informazioni sulle carte di credito sono particolarmente esposte, con il 96,9% dei casi che include il numero della carta, il cvv e la data di scadenza.

IL NORD AMERICA IL PIÙ SOGGETTO A SCAMBIO ILLECITO DI DATI
Il Nord America è il continente più colpito dallo scambio illecito di dati, con il 54,5% del volume totale, seguito dall’Europa con il 23,8%. Tra i paesi più soggetti a scambio di dati di carte di credito, Stati Uniti, Francia, Messico, Brasile e Russia sono in cima alla classifica globale, mentre l’Italia si trova al sedicesimo posto.

E-MAIL NEL MIRINO DEGLI HACKER
Nel 2023, l’indirizzo e-mail è diventato un dato prezioso per gli hacker, essendo spesso associato alle password. Le e-mail fraudolente sono sempre più sofisticate e convincenti, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. I messaggi di phishing contengono link malevoli che inducono le vittime a rivelare ulteriori informazioni ai frodatori.

I NUOVI STRUMENTI DEGLI HACKER
Nel corso dell’ultimo anno sono stati diffusi nuovi strumenti fraudolenti, come i kit di phishing, che facilitano le campagne di phishing anche per hacker meno esperti. Gli infostealer, malware progettati per rubare dati personali durante la navigazione online, rappresentano un’altra minaccia per i consumatori.

I DATI RUBATI SCAMBIATI SU APP DI MESSAGGISTICA
Le applicazioni di messaggistica, come Telegram, sono sempre più utilizzate per lo scambio di dati rubati e la compravendita di strumenti hacker. I canali e gruppi che offrono servizi illegali sono facilmente accessibili tramite ricerche all’interno delle app.

IN CHE MODO I CYBERCRIMINALI RUBANO I DATI PERSONALI?
I cybercriminali utilizzano sempre più spesso malware sofisticati e applicazioni ingannevoli per rubare dati personali. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale rende i truffatori ancora più pericolosi, creando messaggi di phishing sempre più convincenti e difficili da riconoscere.

“MOLTI UTENTI HANNO COMPORTAMENTI POCO CAUTI IN RETE”
Secondo Beatrice Rubini, Executive Director di Crif, molti utenti continuano a tenere comportamenti poco cauti in rete, come il riutilizzo delle stesse password per diversi account o il salvataggio delle credenziali nel browser. Queste cattive abitudini li rendono particolarmente vulnerabili agli attacchi informatici.

In conclusione, la sicurezza informatica è un tema cruciale in un’epoca in cui i dati personali sono sempre più esposti ai rischi online. È importante adottare misure di protezione adeguate e mantenere comportamenti prudenti durante la navigazione in rete per evitare di diventare vittime di cybercriminalità.

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