Secondo quanto riporta il giornale arabo Al Mayadeen le forze di Teheran starebbero pianificando un attacco combinato
4 Aprile 2024
IN AGGIORNAMENTO – Gli occhi del mondo sono puntati su Israele dopo che sette operatori umanitari sono stati uccisi in un raid nella Striscia di Gaza. L’Ong World Central Kitchen, intanto, chiede un’indagine indipendente. “E’ l’unico modo per determinare la verità su quanto accaduto, garantire trasparenza e responsabilità per i responsabili e prevenire futuri attacchi contro gli operatori umanitari”, si legge in un comunicato reso noto dall’organizzazione. Nel frattempo non si placa l’offensiva dello Stato ebraico nel Sud del Libano, contro obiettivo di Hezbollah.
CIA AVVERTE ISRAELE: IRAN PUÒ ATTACCARE ENTRO 48 ORE
La CIA ha avvertito Israele che l’Iran potrebbe tentare un attacco verso il territorio dello Stato ebraico entro le prossime 48 ore in risposta al raid di Damasco sul consolato iraniano in Siria. Secondo quanto riporta il giornale arabo Al Mayadeen le forze iraniane starebbero pianificando un attacco combinato con una “pioggia” di droni e missili lanciati dalle sue basi in luoghi strategici all’interno di Israele.
IDF COLPISCE POSTAZIONI HEZBOLLAH IN SUD DEL LIBANO
L’IDF ha affermato di aver colpito durante la notte un posto di osservazione di Hezbollah a Khiam, nel sud del Libano, e un altro sito appartenente al gruppo terroristico a Kafr Kila. Lo riporta il Times of Israel.
WCK CHIEDE INDAGINE INDIPENDENTE SU MORTE COOPERANTI
L’ong World Central Kitchen in un comunicato ha reso noto di aver chiesto ai governi di Australia, Canada, Stati Uniti d’America, Polonia e Regno Unito di “unirsi a noi nel chiedere un’indagine indipendente” sulla morte dei sette cooperanti nella Striscia di Gaza. “Un’indagine indipendente è l’unico modo per determinare la verità su quanto accaduto, garantire trasparenza e responsabilità per i responsabili e prevenire futuri attacchi contro gli operatori umanitari”, si legge ancora.
“Abbiamo chiesto al governo israeliano di conservare immediatamente tutti i documenti, le comunicazioni, le registrazioni video e/o audio e qualsiasi altro materiale potenzialmente rilevante per gli attacchi del 1° aprile”, si legge ancora nella dichiarazione.
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