LA BATTAGLIA DELLE SUPERFICI TRA FEDERER E NADAL
La “battaglia delle superfici” è stato uno degli eventi più iconici della storia del tennis. 17 anni fa Roger Federer e Rafa Nadal, si affrontarono in una partita molto particolare su un campo speciale, metà in erba e metà in terra battuta. Il motivo? Vedere chi l’avrebbe definitivamente spuntata tra quello che era considerato il re della superficie veloce, e il re di quella lenta, in condizioni di apparente e assoluta “parità”. Tutto per un costo di 1.6 milioni di dollari, ovvero 1.5 milioni di euro.
PERCHÉ FEDERER E NADAL SI SFIDARONO SU UN CAMPO METÀ IN ERBA E METÀ IN TERRA ROSSA
Fino a quel momento infatti Federer e Nadal si erano rivelati dominanti sulle loro superfici più gradite. Il 25enne Roger, era numero 1 al mondo dal 2004, e aveva vinto 10 tornei del Grande Slam, 4 di questi a Wimbledon considerato da sempre il “suo giardino di casa”. Una stagione eccezionale con 92 vittorie e solo cinque sconfitte, 4 contro Nadal. Arrivava a quella sfida con una striscia eccezionale di 48 vittorie di fila sull’erba. Il più giovane Rafa era invece numero 2 dal 2005, dopo aver conquistato il suo primo Roland Garros all’età di 19 anni. Non perdeva sulla terra rossa dall’8 aprile 2005 con 72 vittorie di fila e 12 titoli.
LA BATTAGLIA DELLE SUPERFICI TRA ERBA E TERRA ROSSA
In un periodo tennistico in cui la superficie era forse più un fattore rispetto ad oggi quando i tennisti sono mediamente più duttili, ecco allora l’idea di mettere alla prova Federer e Nadal su un campo misto. Il 2 maggio 2007, i due si sfidarono in una partita di esibizione chiamata “la battaglia delle superfici”, su un campo speciale: metà in erba e metà in terra rossa, per cercare di mettere i due nelle condizioni di sfidarsi allo stesso identico livello.
QUANTO COSTAVA IL CAMPO PER LA BATTAGLIA DELLE SUPERFICI A MAIORCA
Il suggestivo campo fu creato a Maiorca, ovvero in territorio di Nadal e fu utilizzato solo per questa speciale occasione. Ci vollero 19 giorni per allestirlo, con costi totali di 1.6 milioni di dollari. Non mancarono gli imprevisti, visto che secondo la BBC, gli organizzatori dovettero correre ai ripari nella notte prima della partita: la metà campo in erba infatti era stata danneggiata dai vermi. Alla fine il match sulla Palma Arena si giocò e in condizioni particolari: per esempio ogni cambio di campo durava circa 2 minuti per permettere ai giocatori di cambiarsi le scarpe a seconda della superficie.
CHI VINSE?
Alla fine a spuntarla fu Nadal che davanti a poco meno di 7mila spettatori s’impose 7-5, 4-6, 7-6. In realtà il campo misto premiava soprattutto il giocatore che si trovava sul lato in terra, visto che aveva più tempo di organizzarsi rispetto al suo avversario. Un esperimento che in realtà rimase tale senza dare particolari indicazioni sul valore assoluto dei due giocatori.
CONCLUSIONE
Nadal dopo il match dichiarò: “È stata una bella esperienza, anche se prima della partita pensavo che sarebbe stato un disastro perché sentivo che sarebbe stato molto difficile per me adattarmi al campo. Mi sono divertito e questo è importante. Entrambi vorremmo ripetere questa esperienza perché, nonostante la partita non fosse vera, ci ha permesso di giocare a punti senza troppe tensioni e di giocare con più tranquillità”. Federer dal canto suo si dimostrò molto soddisfatto: “Ho trovato il campo eccellente, soprattutto la parte in terra battuta. La sfida è stata difficile, perché hai tante cose in testa”. Un test rimasto unico, senza ulteriori ripetizioni.
In conclusione, la battaglia delle superfici tra Federer e Nadal rimarrà uno degli eventi più memorabili della storia del tennis, dimostrando il talento e la versatilità dei due campioni su diverse superfici di gioco.