IL CAPO DELLA PROPAGANDA DI PYONGYANG È MORTO ALL’ETÀ DI 94 ANNI
Il leader nordcoreano Kim Jong-Un ha partecipato al funerale di Kim Ki Nam, capo della propaganda nordcoreana, la cui morte è stata annunciata dai media di Stato a inizio settimana. Kim Ki Nam, che ha contribuito a costruire il culto della personalità attorno ai tre leader dinastici del Paese, è morto a 94 anni.
IL RUOLO DI KIM KI NAM
Il ruolo di Kim Ki Nam come principale propagandista del Paese gli ha conferito grande notorietà in Corea del Sud, dove i media lo hanno soprannominato il “Goebbels nordcoreano“, in onore del ministro della propaganda della Germania nazista, Joseph Goebbels.
IL FUNERALE DI KIM KI NAM
Il funerale di Kim Ki Nam è stato un evento di grande rilevanza per il regime nordcoreano, con la presenza del leader Kim Jong-Un che ha reso omaggio al defunto capo della propaganda. Le immagini del funerale sono state trasmesse in diretta sui media di Stato, sottolineando l’importanza e il rispetto riservato a Kim Ki Nam.
IL SUCCEDERSI NELLA PROPAGANDA
Dopo la morte di Kim Ki Nam, è ancora incerta la figura che prenderà il suo posto come capo della propaganda in Corea del Nord. Questo ruolo è di cruciale importanza per il regime, poiché la propaganda svolge un ruolo fondamentale nel mantenere il controllo sulla popolazione e nel perpetuare il culto della personalità dei leader.
IL CONFRONTO CON JOSEPH GOEBBELS
Il confronto tra Kim Ki Nam e Joseph Goebbels è significativo, poiché entrambi hanno ricoperto ruoli chiave nella propaganda dei rispettivi regimi totalitari. Mentre Goebbels era il genio della propaganda nazista, Kim Ki Nam ha contribuito a costruire l’immagine dei leader nordcoreani come figure quasi divine. Questo parallelo mette in evidenza le similitudini e le differenze tra i regimi totalitari del passato e il regime nordcoreano attuale.
CONCLUSIONI
La morte di Kim Ki Nam rappresenta la perdita di un importante pilastro della propaganda nordcoreana. Il suo ruolo era essenziale per mantenere il controllo ideologico sulla popolazione e per promuovere il culto della personalità dei leader. Il suo funerale, con la partecipazione di Kim Jong-Un, sottolinea l’importanza che il regime attribuisce alla propaganda e al controllo dell’opinione pubblica. Resta da vedere chi prenderà il suo posto e come questo influenzerà il futuro della propaganda in Corea del Nord.
In conclusione, la morte di Kim Ki Nam segna la fine di un’era per la propaganda nordcoreana e solleva interrogativi sul futuro della comunicazione politica nel Paese. La sua figura resterà nel ricordo come uno dei principali artefici del culto della personalità dei leader nordcoreani e della manipolazione dell’opinione pubblica.