Mikhail Khodorkovsky, attivista in esilio dell’opposizione in Russia, ha tenuto un’audizione alla Camera dei Deputati nel giorno del quinto giuramento da presidente di Vladimir Putin. Durante il suo intervento, Khodorkovsky ha espresso forti critiche nei confronti del presidente russo, definendolo un capo di un gruppo mafioso anziché un capo di Stato nel senso tradizionale del termine. Secondo l’oppositore, Putin utilizza il denaro russo congelato all’estero non per il bene dei cittadini, ma per il raggiungimento dei suoi obiettivi personali.
“DOLOROSA PRESENZA ALCUNI PAESI UE A INSEDIAMENTO PUTIN”
Khodorkovsky ha anche commentato la presenza di rappresentanti di alcuni Paesi dell’Unione Europea alla cerimonia di insediamento di Putin, sottolineando che l’Italia non ha partecipato, ma che Francia e Ungheria invece erano presenti. L’oppositore ha definito come “doloroso” il fatto che alcuni Paesi dell’UE abbiano partecipato alla cerimonia, criticando il modo in cui sono stati condotti gli eventi in Russia e definendo le elezioni come non vere.
“PUTIN ALZERÀ LA POSTA PRIMA DI AVVIARE I NEGOZIATI”
Infine, Khodorkovsky ha affrontato il tema del conflitto in Ucraina, prevedendo che Putin alzerà la posta in gioco prima di avviare eventuali negoziati di pace con Kiev. L’oppositore ha evidenziato l’escalation delle attività delle forze nucleari al confine con l’Ucraina e le azioni di sabotaggio dei servizi speciali russi all’estero come indicatori di una strategia di pressione e minaccia.
In conclusione, le dichiarazioni di Khodorkovsky alla Camera dei Deputati hanno evidenziato la sua netta opposizione alla leadership di Putin e alle politiche del governo russo, nonché la sua preoccupazione per il coinvolgimento di alcuni Paesi dell’UE nelle cerimonie ufficiali. La sua analisi del conflitto in Ucraina ha messo in luce le possibili mosse future di Putin e il rischio di un ulteriore deterioramento della situazione in regione. La sua testimonianza ha sollevato interrogativi sul futuro delle relazioni internazionali e sulla stabilità geopolitica in Europa.
