ANCORA RAID DELLO STATO EBRAICO SU GAZA NELLA NOTTE, 70 CIVILI UCCISI
Proseguono le tensioni in Medio Oriente. È destinata a far discutere la decisione del premier israeliano Benjamin Netanyahu di limitare l’accesso degli arabo-israeliani alla Spianata delle moschee a Gerusalemme durante il Ramadan, con Hamas che parla di limitazioni alla libertà di culto. Intanto, nella notte, ancora raid dello Stato Ebraico su Gaza: secondo fonti palestinesi, i morti sarebbero 70. Ecco tutte le notizie di oggi, 19 febbraio.
06:23 HAMAS: “ISRAELE VIETA LIBERTÀ DI CULTO IN SPIANATA MOSCHEE”
In un comunicato sui social media il partito di Hamas ha definito il piano di Netanyahu di vietare la preghiera nella moschea di Al-Aqsa durante il Ramadan una “palese violazione della libertà di culto”. Dichiarazione rilanciata anche da Ahmad Tibi, membro della Knesset israeliana, che ha descritto Netanyahu come un “prigioniero” del “terrorista condannato (il Ministro della Sicurezza Nazionale) Ben-Gvir” e ha affermato che “è tempo che il presidente Biden imponga sanzioni allo stesso Ben-Gvir”. Tibi ha aggiunto, riporta Al Jazeera: “Il divieto per i musulmani, sia della Cisgiordania che all’interno della Linea Verde, di pregare nella moschea di Al-Aqsa durante il mese sacro del Ramadan, merita di essere discusso alle Nazioni Unite”.
06:06 SETTANTA MORTI IN ULTIMO ATTACCO ISRAELE A GAZA
Decine di civili sono stati uccisi e feriti nella notte in un bombardamento israeliano della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti mediche hanno riferito che più di 70 civili sono stati uccisi e altri, soprattutto bambini e donne, sono rimasti feriti negli attacchi aerei e di artiglieria israeliani contro aree del campo profughi di Nuseirat, nell’area di Zuwaida e nella città di Deir al-Balah. Inoltre, fonti hanno affermato che i corpi di 16 persone sono stati portati negli ospedali in seguito all’attacco israeliano a Khan Yunis nel sud della Striscia. E cinque corpi, la maggior parte dei quali bambini, sono stati recuperati sotto le macerie in seguito ad un nuovo bombardamento israeliano del nord di Gaza. I bombardamenti israeliani hanno preso di mira anche i quartieri di Shuja’iyya, Zeitoun, Tel al-Hawa e Sheikh Ijlin a Gaza City. Il numero dei civili uccisi dall’inizio dell’aggressione israeliana a Gaza dopo i fatti del 7 ottobre è salito a 28.985, per la maggior parte donne e bambini. Almeno altri 68.883 sono rimasti feriti.
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