IL PREMIER ISRAELIANO NETANYAHU: “SAPREMO DIFENDERCI”. L’ESERCITO ISRAELIANO PRONTO AD OGNI SCENARIO
IN AGGIORNAMENTO. La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 182. Joe Biden chiama al telefono Benjamin Netanyahu per chiedere un cessate il fuoco immediato e chiarire la necessità che lo Stato ebraico annunci e attui una serie di passi specifici, concreti e misurabili per affrontare i danni ai civili e la sicurezza degli operatori umanitari. Ha aggiunto che la politica degli Stati Uniti rispetto a Gaza sarà determinata dall’azione immediata di Israele su questi passi. Israele riapre il valico di Erez per portare gli aiuti a Gaza.
ONU, BENEFICI ALLA RIAPERTURA DEL VALICO DI EREZ
Le Nazioni Unite hanno accolto con favore la notizia che Israele ha accettato di riaprire il valico di Erez verso Gaza per consentire a più aiuti di entrare nell’enclave assediato. È quanto riporta la Cnn. “Chiediamo da molto tempo ulteriori attraversamenti verso Gaza e più aiuti umanitari per entrare”, ha detto il portavoce del segretario generale dell’Onu, Stéphane Dujarric. “Questa è una notizia positiva, ma, ovviamente, dovremo vedere come verrà attuata, abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario e di un massiccio afflusso di aiuti”, ha aggiunto Dujarric.
CASA BIANCA, SODDISFAZIONE PER LE INIZIATIVE DI ISRAELE SUGLI AIUTI A GAZA
“Accogliamo con favore le iniziative annunciate dal governo israeliano su richiesta del presidente in seguito al suo incontro con il primo ministro Netanyahu. Questi passi, compreso l’impegno ad aprire il porto di Ashdod per la consegna diretta di assistenza a Gaza, ad aprire il valico di Erez per una nuova rotta di assistenza per raggiungere il nord di Gaza e ad aumentare significativamente le consegne dalla Giordania direttamente a Gaza, devono ora essere pienamente e rapidamente attuati”. È quanto ha dichiarato la portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson. “Come ha affermato oggi il presidente – ha aggiunto – la politica statunitense rispetto a Gaza sarà determinata dalla valutazione dell’azione immediata di Israele su queste e altre misure, comprese quelle per proteggere i civili innocenti e la sicurezza degli operatori umanitari. Siamo pronti a lavorare in pieno coordinamento con il governo di Israele, i governi di Giordania ed Egitto, le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie, per garantire che questi importanti passi siano attuati e si traducano in un aumento significativo dell’assistenza umanitaria che raggiunge i civili in condizioni disperate in tutta Gaza nei prossimi giorni e settimane.
ISRAELE, MISURE IMMEDIATE PER AUMENTARE GLI AIUTI A GAZA
In seguito all’attacco mortale al convoglio di World Central Kitchen e alla tesa conversazione con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Israele varerà misure immediate per migliorare la situazione umanitaria a Gaza. Lo riferisce l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, citato dai media israeliani, riportando le decisioni del gabinetto di guerra. Israele aprirà temporaneamente il porto di Ashdod per le consegne umanitarie e aprirà il valico di Erez nel nord della Striscia per la prima volta dal 7 ottobre. Inoltre, aumenterà la quantità di aiuti provenienti dalla Giordania che transita attraverso il valico di Kerem Shalom. “L’aumento degli aiuti eviterà una crisi umanitaria”, si legge nella nota, “ed è fondamentale per garantire la continuazione dei combattimenti e il raggiungimento degli obiettivi di guerra.
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