GUERRA IN MEDIOREORIENTE: HAMAS RIFIUTA ACCORDO CON ISRAELE
La guerra in Medioriente giunge al giorno 122. Hamas è pronto a rifiutare l’accordo con Israele mediato a Parigi per gli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il media saudita Al-Arabiya, ripreso anche dagli israeliani Ynet e Jerusalem Post. Il movimento chiederebbe un maggior numero di detenuti palestinesi da liberare da parte di Israele. Da Tel Aviv, Netanyahu ha fatto sapere che Israele “non accetterà ogni accordo, e non a qualsiasi prezzo”. Intanto ci sono stati nuovi raid di Usa e Gb su Sanaa, in Yemen. In un comunicato congiunto Washington e Londra spiegano di aver colpito “decine di obiettivi” Houthi.
MINISTERO ESTERI CONVOCA AMBASCIATRICE ISRAELIANA
Alle 10:30, il Ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatrice israeliana per discutere la situazione in corso nel Medioriente. Il governo italiano ha espresso preoccupazione per lo sviluppo del conflitto e ha chiesto ulteriori chiarimenti sulle recenti attività militari nell’area.
UNICEF: BAMBINI SFOLLATI A RAFAH
Circa 1,3 milioni di persone – tra cui 609.700 bambini – si trovano ora a Rafah e vivono sulle strade, nelle vie o ovunque trovino spazio. Molti sono esposti al freddo e all’umidità, senza un riparo adeguato. Così su X l’Ufficio regionale UNICEF per il Medioriente e Nord Africa. L’Unicef sta fornendo tende, coperte e vestiti invernali a coloro che sono sfollati recentemente.
LEADER HOUTHI MINACCIA L’ITALIA
Alle 08:30, uno dei leader di spicco del movimento Ansar Allah, meglio conosciuti come Houti, ha dichiarato che l’Italia diventerà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen. Il suo coinvolgimento sarà considerato un’escalation e una militarizzazione del mare, e non sarà efficace. Il passaggio delle navi italiane e di altri durante le operazioni yemenite a sostegno di Gaza è una prova che l’obiettivo è noto.
USA ATTACCA MISSILI HOUTHI NELLO YEMEN
Alle 07:00, gli Stati Uniti hanno attaccato cinque missili Houthi nello Yemen, per l’esattezza un missile da crociera da attacco terrestre e quattro missili antinave, che “erano pronti per essere lanciati contro le navi nel Mar Rosso”. Lo afferma in una nota Centcom, il Comando Centrale degli Stati Uniti. Questa azione arriva all’indomani degli attacchi congiunti Usa-Regno Unito contro gli obiettivi Houthi.
SITUAZIONE IN EVOLUZIONE
La situazione nel Medio Oriente continua ad evolversi, con tensioni crescenti tra Israele, Hamas, e altri attori regionali come lo Yemen. La comunità internazionale rimane preoccupata per la diffusione del conflitto e per il coinvolgimento di paesi terzi. Resta da vedere quali sviluppi avranno luogo nelle prossime settimane e quali saranno le eventuali ripercussioni a livello globale.
In questo contesto, l’Italia e gli altri paesi europei si trovano di fronte a scelte difficili e dovranno bilanciare il mantenimento della pace e della stabilità regionale con altri interessi nazionali ed internazionali.
(Questo articolo è stato scritto il [inserire data] e riflette la situazione attuale in Medio Oriente. Restate informati per gli aggiornamenti su questa storia in evoluzione.)