Israele attacca Deir-el Balah a Gaza: 12 vittime.

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L’Esercito dello Stato ebraico afferma di aver ucciso 18 miliziani di Hamas nella Striscia

17 Marzo 2024

Non si placa la guerra in Medioriente tra Israele e Hamas, giunta al giorno 163. Lo Stato ebraico prosegue la sua offensiva nella Striscia mentre fonti egiziane fanno sapere che i negoziati indiretti per una tregua potrebbero riprendere domenica pomeriggio a Doha. Intanto ieri è arrivata a Gaza la prima spedizione di aiuti umanitari attraverso un corridoio marittimo aperto da Cipro.

08:36 COLPITO LEADER MILITARE HAMAS, SUE CONDIZIONI IGNOTE

Secondo diverse fonti palestinesi citate da media arabi e internazionali il vice comandante dell’ala militare di Hamas, Marwan Issa, terzo funzionario più alto in grado a Gaza, sarebbe stato colpito durante i raid israeliani della scorsa settimana. Secondo Asharq Al-Awsat, citato dal sito di notizie Ynet, Issa “è stato ferito, ma il suo destino non è chiaro”. È la prima volta che fonti palestine confermano la presenza del vice Mohammed Deif sul posto. Si ritiene che l’alto comandante delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam sia una delle menti dietro all’attacco del 7 ottobre nel sud di Israele.

08:30 IDF HA UCCISO 18 MILIZIANI DI HAMAS

L’Esercito di difesa israeliano afferma di aver ucciso 18 miliziani di Hamas nella giornata di ieri nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo l’IDF gli uomini di Hamas sono stati uccisi dal fuoco dei cecchini e dal supporto con bombardamenti di carri armati e attacchi aerei.

08:18 12 MORTI IN ATTACCHI ISRAELIANI A DEIR-EL BALAH

Sarebbero 12 le vittime degli attacchi israeliani a Deir el-Balah, nel centro di Gaza e numerosi feriti, compresi bambini. Lo riferisce il Times of Israel citando video e testimoni. Il quotidiano israeliano riferisce anche che tredici camion umanitari sono arrivati a Jabalia e a Gaza City. Sono i primi convogli che riescono a viaggiare dal sud al nord della Striscia di Gaza senza incidenti in quattro mesi.

La situazione in Medio Oriente continua a essere estremamente tesa, con violenze che sembrano non avere fine. Gli scontri tra Israele e Hamas provocano morti e feriti da entrambe le parti, mentre la comunità internazionale cerca di trovare una via per porre fine a questa guerra che sembra non avere fine.

Tutti gli sforzi diplomatici sono mirati a raggiungere una tregua che possa portare alla cessazione delle ostilità e consentire l’invio di aiuti umanitari alle popolazioni colpite da questo conflitto. Intanto, sul campo, i combattimenti proseguono senza sosta, con entrambe le parti che cercano di ottenere il controllo dei territori contesi.

La popolazione civile continua a pagare il prezzo più alto in questa guerra senza quartiere, costretta a vivere nel terrore e nell’incertezza del domani. Le speranze di una soluzione pacifica sembrano sempre più remote, mentre il bilancio delle vittime continua a crescere giorno dopo giorno.

La comunità internazionale è chiamata a intervenire con urgenza per mettere fine a questa spirale di violenza che minaccia la stabilità dell’intera regione. È necessario trovare una soluzione che possa garantire la sicurezza e la pace per tutti i popoli coinvolti in questo conflitto che sembra non avere fine.

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