Israele-Palestina: La parola a Michael Sfard
Il conflitto israelo-palestinese è una questione che coinvolge non solo due popolazioni, ma l’intera comunità internazionale. Le tensioni tra Israele e Palestina hanno raggiunto livelli critici, suscitando preoccupazione e indignazione a livello globale.
In questo contesto, Michael Sfard, autore della lettera contro il silenzio dei magistrati sulla “narrativa illegale” dei leader dello Stato ebraico, ha concesso un’intervista esclusiva a Fanpage.it, sottolineando la gravità della situazione e lanciando un appello per un cambiamento radicale.
Sfard, avvocato e attivista per i diritti umani, ha difeso molti casi contro l’occupazione dei territori palestinesi e ha rappresentato diverse organizzazioni non governative. Figlio di una famiglia di sopravvissuti all’Olocausto, Sfard ha espresso profonda preoccupazione per la retorica dell’odio diffusa nella società israeliana.
La lettera redatta da Sfard insieme ad altri intellettuali, giuristi e scienziati solleva il problema dell’incitamento al genocidio perpetrato da leader politici e personaggi pubblici, senza che vi sia un intervento per sanzionare tali comportamenti. Sfard si è dichiarato preoccupato per il futuro del suo Paese e ha espresso vergogna per la narrativa di odio che ha assunto proporzioni allarmanti.
In particolare, Sfard ha evidenziato l’assenza di condanne politiche e giudiziarie nei confronti di coloro che vantano apertamente la morte dell’intera popolazione palestinese di Gaza e altre regioni. Ha parlato della necessità di un cambiamento radicale, sottolineando che il Sudafrica ha avviato un procedimento di fronte alla Corte internazionale di giustizia per indurre la magistratura israeliana a punire i casi più clamorosi di incitamento al genocidio.
Secondo Sfard, l’azione del Sudafrica potrebbe avere un impatto significativo sul comportamento di Israele, poiché la Corte internazionale di giustizia ha un’influenza vincolante sulle decisioni dei Paesi membri. Sfard ha chiarito che Israele dovrà mostrare di aver sanzionato i comportamenti incriminati, altrimenti rischierà gravi conseguenze legali.
Il protagonista dell’intervista ha espresso la sua vergogna per la narrativa dell’odio diffusa nella società israeliana, sottolineando che ministri, politici, alti gradi dell’esercito e giornalisti parlano apertamente di annientare un’intera popolazione. Ha evidenziato la preoccupante normalizzazione di questa narrativa, definendola una vera e propria tragedia per la società israeliana.
Sfard ha parlato della crescita dell’odio come narrativa normale e legittima, evidenziando il rischio di una deriva mainstream verso discorsi di incitamento alla violenza e all’odio. Ha evidenziato come la società israeliana stia diventando sempre più intollerante alle critiche dall’interno, gestendo la situazione con un sistema di sospetto e odio che potrebbe portare i cittadini ordinari a commettere crimini.
La situazione è diventata così critica che Sfard ha fatto un parallelo con la sua esperienza da penalista, sottolineando che la società israeliana sta proiettando all’esterno le proprie paure e inseguendo un’etica tutta particolare nella gestione delle critiche e delle opposizioni interne.
Infine, Sfard ha affrontato il tema della leadership politica, sottolineando come Netanyahu si stia aggrappando al potere nonostante i danni irreparabili per il Paese, mettendo a rischio la pace e la sicurezza della regione.
In conclusione, l’intervista a Michael Sfard ha fornito uno sguardo profondo e inquietante sulla situazione in Israele, invitando a una profonda riflessione sul futuro e il destino di due popoli che continuano a vivere in un clima di tensione e conflitto.
