Un fiume in piena ha sfondato un ponte autostradale nel Brasile meridionale, nel fragile Stato di Rio Grande do Sul, causando la morte di almeno 39 persone e lasciando oltre sessanta dispersi. Le devastanti inondazioni hanno colpito migliaia di famiglie, costrette a evacuare le proprie abitazioni. Le città sono state sommerse dall’onda di due metri provocata dal crollo di una diga idroelettrica tra Cotiporã e Bento Gonçalves.
Poco prima di questo tragico evento, un ponte autostradale è crollato nell’area di Santa Maria, nel sud del Paese. Un video choc mostra un uomo che riesce a salvarsi per un soffio, evitando di precipitare nel fiume al momento del crollo. Le inondazioni hanno colpito più di 19 mila persone, rendendo questa la quarta catastrofe ambientale di questo genere negli ultimi dodici mesi.
Secondo il Servizio Geologico Brasiliano, le inondazioni hanno superato addirittura quelle registrate durante il diluvio storico del 1941. Una combinazione di temperature più calde della media, elevata umidità e forti venti ha contribuito a creare questa calamità .
Il governatore di Rio Grande do Sul, Eduardo Leite, ha dichiarato in una conferenza stampa televisiva che questo è il peggiore disastro naturale nella storia dello Stato e forse uno dei più grandi che il Brasile abbia mai affrontato, almeno nella storia recente. Con il cuore affranto, ha previsto un numero di vittime ancora maggiore.
Le inondazioni sono il risultato di un’eccezionale combinazione di condizioni atmosferiche, che hanno portato a un’ondata di devastazione senza precedenti. L’impatto di queste catastrofi è stato devastante per la popolazione locale e richiederà un grande sforzo di soccorso e ricostruzione.