TORNANO A SALIRE IN ITALIA I CASI DI INFLUENZA E VIRUS “CUGINI”
Negli ultimi giorni, tornano a salire in Italia i casi di influenza e virus “cugini”, soprattutto tra i bimbi più piccoli, a causa dell’altalena di clima invernale e primaverile. Secondo gli ultimi bollettini del sistema di sorveglianza RespiVirNet, curato dall’Istituto superiore di sanità, sono stati superati i 14 milioni di italiani colpiti da infezioni che sembrano persistere nonostante l’avvicinarsi della primavera.
I DATI DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Nella sedicesima settimana del 2024, dal 15 al 21 aprile, i casi stimati di sindrome similinfluenzale in Italia sono circa 282.000, per un totale di circa 14.399.000 casi dall’inizio della sorveglianza. L’incidenza delle sindromi simil-influenzali rimane stabile, pari a 4,8 casi per mille assistiti. I bambini sotto i 5 anni di età risultano essere maggiormente colpiti, con un livello di incidenza di 14 casi per mille assistiti.
REZZA: “SUPER CODA PER PRIMAVERA BALLERINA”
Il professor Giovanni Rezza, docente di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha commentato la situazione, definendo la stagione influenzale come intensa e attiva. La lunga e intensa fase finale, o “coda”, è accompagnata dalla persistente circolazione di altri virus respiratori, favorita dai cambiamenti climatici e dalle brusche variazioni di temperatura.
LOPALCO: “SBALZI TERMICI CAUSA SOLO IN PARTE”
Anche il professor Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, ha analizzato la situazione. Ha evidenziato che i fattori climatici, inclusi gli sbalzi termici, sono solo in parte responsabili della facilitazione della circolazione dei virus respiratori. Lopalco ha sottolineato l’intensa circolazione virale che ha caratterizzato l’ultima stagione influenzale, con una mancata attenzione alla vaccinazione che ha rappresentato un’occasione di prevenzione persa.
In conclusione, nonostante l’altalenante situazione provocata dai cambiamenti climatici e dall’intensità della circolazione virale, si spera che con l’aumento delle temperature e il maggiore tempo trascorso all’aria aperta, la coda di questa lunga e fastidiosa stagione influenzale possa gradualmente assottigliarsi e diminuire.
Con la speranza che l’attenzione alla prevenzione e alla vaccinazione possa aumentare, è importante continuare a monitorare da vicino l’andamento dei casi di influenza e virus respiratori in Italia, soprattutto per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani.