MADRID – Il peso è ancora un tabù che porta a forme di discriminazione quotidiana. Le persone in sovrappeso sono spesso oggetto di commenti offensivi e giustificazioni basate su stereotipi e pregiudizi. Questo fenomeno è stato evidenziato di recente da Ilaria Capponi, ex modella italiana, che ha raccontato di essere stata vittima di body shaming da parte di due personaggi pubblici.
LE PAROLE DI ILARIA CAPPONI
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Ilaria Capponi ha raccontato di come Guillermo Mariotto, stilista italiano, abbia fatto commenti discriminanti nei suoi confronti, definendo le modelle come persone che “mangiano come le cavallette” e sottolineando che è meglio vestirle piuttosto che dar loro da mangiare. Inoltre, Mauro Coruzzi, noto come Platinette, aveva fatto un commento sprezzante sulla sua fisicità durante la sua partecipazione a Miss Italia nel 2007.
L’ex modella ha spiegato di non aver voluto fare polemica, ma di aver avvertito la necessità di far luce su un problema ancora troppo diffuso nella società contemporanea. Ha sottolineato di aver sofferto di bulimia per sei anni e di aver vissuto personalmente le conseguenze devastanti dei giudizi basati sull’aspetto fisico. In particolare, ha raccontato di un episodio traumatico vissuto durante un casting all’età di 14 anni, in cui venne bocciata a causa delle sue cosce considerate “grasse”.
IL CAMMINO VERSO LA GUARIGIONE
Ilaria Capponi ha parlato apertamente del suo percorso di guarigione dalla bulimia, sottolineando l’importanza di riconoscere il problema e chiedere aiuto a professionisti qualificati. Ha ammesso di aver dialogato a lungo con se stessa e di aver affrontato le cause profonde dei disturbi alimentari che l’hanno tormentata per anni. Ha anche evidenziato la necessità di cambiare il modo in cui la società giudica e valuta le persone in base al loro peso e aspetto fisico.
L’intervista di Ilaria Capponi ha suscitato un ampio dibattito sulla questione del body shaming e della discriminazione legata al peso. Molti hanno espresso solidarietà nei confronti dell’ex modella e hanno condannato i commenti offensivi e lesivi della dignità umana. Si spera che storie come quella di Ilaria possano contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una maggiore accettazione e rispetto per la diversità fisica e individuale.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
Lunedì 18 Marzo 2024, 21:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA