Il trattamento della disforia di genere negli adolescenti diventa una questione di attualità

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ELEMENTI DI CRITICITÀ NEL PERCORSO DI PRESA IN CARICO E GESTIONE

Il percorso di presa in carico e gestione dei pazienti in età evolutiva con disforia o incongruenza di genere all’ospedale di Careggi a Firenze risulta afflitto da criticità molto significative, come evidenziato dalla relazione della Commissione ispettiva del ministero della Salute. Tra queste, il nodo del percorso neuropsichiatrico e l’utilizzo della terapia farmacologica con triptorelina emerge come problematico.

LA TERAPIA FARMACOLOGICA CON TRIPTORELINA

La triptorelina è il principio attivo utilizzato per bloccare lo sviluppo puberale nei pazienti affetti da disforia di genere. Questo farmaco agisce abbassando la produzione di ormoni sessuali, in attesa che il paziente possa definire il proprio genere di appartenenza. Tuttavia, la mancata trasmissione dei dati alla Aifa e le carenze organizzative legate al ruolo del neuropsichiatra infantile nella gestione del paziente sono tra le principali criticità evidenziate dalla Commissione ispettiva.

AZIONI CORRETTIVE INDIVIDUATE

Di fronte a tali criticità, il ministero della Salute ha invitato la Regione a porre in essere una serie di azioni correttive puntualmente individuate. Queste azioni sono finalizzate a migliorare il percorso di presa in carico e gestione dei pazienti con disforia di genere presso l’ospedale di Careggi, al fine di garantire una maggiore efficacia e sicurezza nella somministrazione della triptorelina e nel supporto psicologico e neuropsichiatrico ai pazienti.

LA STORIA DELLA TRIPTORELINA

La triptorelina è un farmaco utilizzato da oltre quarant’anni in molti paesi del mondo per gestire la disforia di genere nei pazienti adolescenti. Questo farmaco rappresenta una risorsa importante per permettere ai pazienti di esplorare il proprio genere di appartenenza in un contesto protetto e supportato.

INDAGINE MINISTERIALE E PROCURA DI FIRENZE

Gli esiti dell’indagine ministeriale sul percorso di presa in carico e gestione dei pazienti con disforia di genere presso l’ospedale di Careggi sono stati riassunti nella risposta del ministro Schillaci all’interrogazione parlamentare presentata dal senatore Maurizio Gasparri. Inoltre, è stata avviata un’istruttoria da parte della procura di Firenze sulla base di un esposto relativo alla gestione dei pazienti con disforia di genere.

CONCLUSIONI

In conclusione, le criticità riscontrate nel percorso di presa in carico e gestione dei pazienti con disforia di genere all’ospedale di Careggi a Firenze richiedono interventi correttivi mirati. È fondamentale garantire una maggiore trasparenza e efficacia nella gestione di tali casi, al fine di assicurare ai pazienti un supporto adeguato e rispettoso delle loro necessità. La triptorelina rappresenta una risorsa importante, ma è necessario implementare le procedure e le risorse necessarie per garantire una gestione ottimale dei pazienti affetti da disforia di genere.

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