OGGI È STATO FIRMATO UN ATTO DI GUERRA CONTRO LA CITTÀ DI BARI
Il ministro Piantedosi ha comunicato al Sindaco Antonio Decaro la nomina di una commissione di accesso finalizzata a verificare una possibile ipotesi di scioglimento del Comune di Bari. La telefonata del ministro arriva in serata, ma l’ipotesi di una commissione era già nel radar da tempo. Alla fine di febbraio, dopo l’arresto di 130 persone in un’inchiesta che ha rivelato un presunto intreccio mafia-politica con scambio di voti alle Comunali del 2019, Maurizio Gasparri aveva già ipotizzato lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Il Sindaco Decaro si era già scontrato con Gasparri in merito a questa ipotesi.
UNA DECISIONE CHE SCATENA POLEMICHE
La decisione del Ministro Piantedosi di nominare una commissione ministeriale per accertare le presunte infiltrazioni mafiose nel Consiglio comunale e in altre aziende municipalizzate ha scatenato reazioni forti da parte del Sindaco Decaro. Il coinvolgimento più marcato riguarda l’arresto della consigliera Maria Carmen Lorusso, nota per essere stata pronta a ricandidarsi alle prossime Elezioni Amministrative. Lorusso, arrestata proprio nella maxi inchiesta sul voto di scambio e la presunta influenza mafiosa sulle elezioni del 2019, aveva annunciato le sue intenzioni di candidatura e era presente all’evento per la candidatura di Vito Leccese, uomo scelto dal Pd, alle Primarie del centrosinistra. Lorusso, che aveva cambiato schieramento politico nel corso degli anni, si era candidata nella lista Di Rella Sindaco nel 2019, per poi passare al centrosinistra diventando anche leader del gruppo consigliare di Sud al Centro.
IL COINVOLGIMENTO DI GIACOMO OLIVIERI E LE POLEMICHE SUCCESSIVE
Anche il marito di Maria Carmen Lorusso, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, è stato arrestato nell’ambito della stessa inchiesta. Olivieri avrebbe raccolto i voti della criminalità per permettere l’elezione della moglie al consiglio comunale nel 2019. La coppia è balzata agli onori della cronaca anche durante la pandemia, quando si sono fatti passare per malato diabetico e insegnante per ottenere il vaccino anti-Covid in anticipo. Questi fatti emersero dall’inchiesta sui furbetti dei vaccini all’Ospedale Oncologico di Bari, e il nome di Vito Lorusso, accusato di concussione e peculato, venne coinvolto. Le implicazioni della famiglia Olivieri-Lorusso sono state oggetto di numerose polemiche.
LE REAZIONI DELLA POLITICA E LA DIFESA DEL SINDACO DECARO
La decisione del Ministro Piantedosi e le polemiche successive hanno scatenato reazioni divergenti all’interno della politica. Il centrosinistra e il Pd parlano di una decisione politica, mentre i parlamentari pugliesi di Forza Italia difendono l’intervento del Viminale per garantire legalità alla città di Bari. Il Sindaco Decaro ha replicato duramente alle accuse, definendo l’atto del Ministro come un tentativo di sabotare il corso democratico della città.
LE PRECISAZIONI DEL VIMINALE PER STEMPERARE LE POLEMICHE
Dopo le polemiche, il Ministero dell’Interno ha emesso una precisazione per chiarire che l’ispezione è un atto dovuto e che lo scioglimento del Comune di Bari non è ancora una decisione definitiva. L’accesso ispettivo è finalizzato a verificare l’attività amministrativa e non pregiudica lo scioglimento del Comune. Il comunicato del Viminale ha lo scopo di gettare acqua sul fuoco delle polemiche e garantire trasparenza nel processo di valutazione.
In conclusione, la situazione a Bari è tesa e le accuse di infiltrazioni mafiose nel Comune hanno scatenato un dibattito acceso tra le varie fazioni politiche. Resta da vedere quale sarà l’esito dell’inchiesta ministeriale e se il Comune di Bari sarà effettivamente sciolto a causa di queste presunte infiltrazioni.
