Il servizio rivoluzionario di Jannik Sinner: il segreto dietro il suo successo

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**Jannik Sinner:** UNA FRECCIA IN PIÙ NELLA SUA FARETRA

Jannik Sinner ha esordito alla grande sulla terra battuta, distruggendo Sebastian Korda a Montecarlo in poco più di un’ora, e oggi affronterà negli ottavi il 33enne tedesco Jan-Lennard Struff, contro il quale è strafavorito. Lo è per il semplice fatto che ora Sinner è strafavorito contro qualsiasi tennista che non sia nei primissimi posti della classifica ATP. Impressionante la prova dell’altoatesino, che ha spazzato via tutti i dubbi sul suo adattamento ad una superficie che dovrebbe penalizzare maggiormente il suo gioco rispetto al cemento. Macché, Jannik ha randellato lo statunitense piazzando 17 vincenti e ottenendo dalla prima di servizio uno strabiliante 20 punti su 21 (95%). La battuta è uno dei miglioramenti più clamorosi fatti dall’azzurro: dietro c’è una spiegazione ma anche un segreto.

LA SCOPERTA DI SINNER: CINQUE CENTIMETRI IN PIÙ

La spiegazione è tecnica: il gesto del servizio è stato cambiato da Sinner l’anno scorso, con dividendi sempre più alti col passare dei mesi, fino ad arrivare all’ammissione sconsolata di Medvedev circa il non sapere “come ci sia riuscito”. Ma c’è anche un altro elemento fondamentale che contribuisce alla maggiore efficacia della battuta del bolzanino, che prima era un suo punto debole e adesso è temuta dagli avversari: la pallina viene lanciata da un’altezza maggiore di prima, perché è lui ad essere cresciuto in altezza. “Adesso sono 1,93, non più l’1,88 che riporta il sito dell’ATP”, spiega Jannik, evidenziando che anche Wikipedia riporta informazioni sbagliate.

IL MOVIMENTO ‘FOOT UP’: LA CHIAVE DELL’EFFICACIA

Cinque centimetri sono tanti e Sinner li ha sfruttati tutti per trasformare il servizio in una freccia in più nella sua faretra, in aggiunta ai due fondamentali da fondo campo che erano già devastanti. Il resto lo ha fatto la decisione di Vagnozzi e Cahill di impostare la battuta dell’attuale numero 2 al mondo col movimento ‘foot up’, ovvero con il piede posteriore che durante il caricamento del servizio fa un passo in avanti a raggiungere quello anteriore.

IL CAMMINO DI SINNER A MONTECARLO

Una svolta avvenuta nell’estate del 2023: “Con Darren avevamo in programma di intervenire a fine stagione, durante la preparazione invernale – ha raccontato Vagnozzi – Ma l’uscita prematura di Jannik a Parigi ci ha permesso di anticipare la mossa”. Una scelta decisamente azzeccata, come ha dimostrato la scalata inarrestabile di Sinner negli ultimi mesi. A Montecarlo gli basterà arrivare in semifinale, ovvero vincere le prossime due partite, per conservare la seconda posizione nella classifica mondiale respingendo la minaccia del controsorpasso di Alcaraz, che quest’anno non difende punti nel Principato e ha tutto da guadagnare pur non giocando il torneo.

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