IL SACERDOTE STATUNITENSE JIM MARTIN IMPARTISCE LA PRIMA BENDIZIONE PUBBLICA A UNA COPPIA OMOSESSUALE
In data 19 dicembre 2023, il sacerdote statunitense Jim Martin è stato il primo collaboratore di Papa Francesco ad impartire una benedizione pubblica a una coppia dello stesso sesso, poche ore dopo la promulgazione, con il beneplacito del Papa, della Fiducia supplicans, una dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede su questo tema. Padre Martin, dal 2017 consultore del Segretariato per le Comunicazioni del Vaticano, si è occupato da anni del sostegno alla posizione degli omosessuali cattolici, che chiedono che la loro condizione sia riconosciuta pienamente all’interno della Chiesa. L’esclusiva intervista con Padre Martin è avvenuta a poche ore dal Santo Natale ed è stata condotta da Fanpage.it.
IL RUOLO DI PADRE MARTIN NELL’IMPARTIRE LA BENDIZIONE
Padre Martin ha raccontato di aver impartito la benedizione dopo che il Vaticano ha pubblicato la sua Dichiarazione e ha fatto del suo meglio per seguire le linee guida. La benedizione è stata informale, impartita senza indossare vesti liturgiche, non in una chiesa e senza ricorrere a particolari riti o rituali. Ha aggiunto che la coppia lo ha contattato solo la sera prima e che è stata una occasione di gioia, specialmente da parte della coppia.
LA PROMULGAZIONE DELLA FIDUCIA SUPPLICANS
Padre Martin ha espresso che, quando era a Roma per il Sinodo, aveva sentito alcune voci relative a un ulteriore chiarimento del Vaticano relativo al documento del 2021, ma non aveva idea che sarebbe poi stato approvato e in che modo sarebbe uscito nel caso lo fosse stato. Ha sottolineato il fatto che non sapeva che sarebbe stata oggetto di una dichiarazione, un documento raro per la Congregazione della Dottrina della Fede, che non ne aveva emessa nessuna dal 2000 ad oggi.
IL FUTURO PER I GAY NELLA CHIESA
Padre Martin ha affermato che la dichiarazione del cardinale Fernandez rappresenta la parola finale su questo particolare argomento, ma che in altri ambiti che riguardano le persone LGBTQ la Chiesa potrebbe ancora esprimersi. Ha citato l’esempio delle parole profetiche di Papa Francesco contro la criminalizzazione delle unioni dello stesso sesso e ha sottolineato la necessità di proteggere le vite umane. Ha inoltre menzionato l’opposizione alle cosiddette “terapie della conversione” e alla violenza contro i gay, indicando che questi impegni non richiederebbero una modifica degli insegnamenti della Chiesa. Riguardo ai divorziati e risposati, ha fatto riferimento all’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco e alla possibilità, da parte loro, di ricevere la comunione.
IL FUTURO DEL MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO NELLA CHIESA
In merito all’approvazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso nella Chiesa cattolica, Padre Martin ha affermato che la dichiarazione è molto chiara su questo tema, indicando che rappresenta unicamente la benedizione informale delle coppie dello stesso sesso. Ha sottolineato che la dichiarazione non modifica la definizione del catechismo relativa agli atti omosessuali “intrinsecamente disordinati” ma riconosce il desiderio delle coppie cattoliche della presenza di Dio nelle loro vite. Infine, ha menzionato che molti cardinali e vescovi hanno preso posizione contro questa definizione del catechismo.
Conclusioni
L’intervista ha rappresentato un’opportunità unica per comprendere il pensiero di Padre Martin e le sue prospettive sul tema della benedizione delle unioni dello stesso sesso e del ruolo dei gay all’interno della Chiesa cattolica. Ha fornito spunti interessanti sul futuro della Chiesa e la possibilità di ulteriori evoluzioni nei confronti delle persone LGBTQ.