100 GIORNI ALLE ELEZIONI, SCONTATO CHE I POPOLARI SI CONFERMERANNO PRIMA FORZA POLITICA
di Fabio Fantozzi,
23 Febbraio 2024
IL LEADER DEL PPE VUOLE SPARIGLIARE NELLA GALASSIA DEI PARTITI DI DESTRA E AL TEMPO STESSO ALLARGARE LA MAGGIORANZA AL PARLAMENTO EUROPEO.
Per Manfred Weber si tratta di una missione, quella di accentuare le divisioni giĆ evidenti nel gruppo dei Conservatori e riformisti, dove ci sono i buoni e responsabili, come Fratelli dāItalia, e i cattivi anti-Ue, come il partito populista svedese e quello finlandese, o il potenziale ingresso di Fidesz di Viktor Orban. La scommessa ĆØ che subito dopo il voto le carte si mescolino. Eā qualcosa che avviene spesso con fuoriuscite ed ingressi non nel partito Ecr o Ppe, in questo caso, ma nel gruppo parlamentare. La forza guidata da Giorgia Meloni non solo esprime la premier del terzo paese europeo, ma in questi anni ha mostrato responsabilitĆ sui vari dossier come il Patto Migrazione e Asilo, ĆØ il ragionamento che si fa in casa popolare.
VON DER LEYEN UNICA CANDIDATA DEL PPE
Eā scontato che il Ppe si confermerĆ prima forza politica alle Europee ma la vera sfida ĆØ trovare i consensi nel nuovo Parlamento per Ursula von der Leyen nel voto a scrutinio segreto di settembre. Cinque anni fa lāex ministra tedesca era stata eletta per soli 9 voti di scarto, con lāapporto essenziale del M5S. A Bucarest il Ppe vuole mostrare la sua leadership di unica forza in grado di dare le carte ed ergersi a difensore del progetto europeo e argine alle destre euroscettiche. Una platea di 801 delegati accorrerĆ nella capitale romena, oltre alla presidente della Commissione von der Leyen e del Parlamento Ue, Roberta Metsola, e 12 primi ministri (che forse giĆ a giugno potrebbero essere 14 e che a marzo vedranno lāarrivo di Maria Gabriel alla guida del governo bulgaro). Al congresso dei popolari Ursula von der Leyen, unica candidata del partito alla carica di presidente della Commissione (spitzenkandidat), sarĆ incoronata con unāamplissima maggioranza, ben oltre il 50% dei voti necessari, anche se il voto sarĆ a scrutinio segreto, qualcosa che i socialisti e i liberali, ad esempio, non hanno nei loro congressi, e di cui Weber va orgoglioso. Alcune defezioni sono giĆ state messe in programma.
Al momento gli unici ad aver espresso criticitĆ sono stati i Repubblicani francesi, fondati da Nicolas Sarkozy. Les RĆ©publicains rappresentano una situazione particolare, legata allāopposizione a Emmanuel Macron. Nel 2019 fu infatti il capo dellāEliseo a tirare fuori dal cilindro la ministra tedesca, allora sconosciuta ai piĆ¹, per lanciarla alla guida del Commissione europea. In questi cinque anni, von der Leyen ha mantenuto un legale speciale con il presidente francese e si ĆØ recata piĆ¹ volte a Parigi che a Berlino. Il resto dei popolari marcerĆ compatto dietro le insegne di von der Leyen, che ha giĆ in tasca il secondo mandato, un bis che eviterĆ alla Germania di dare ai Verdi il commissario Ue, come previsto dallāaccordo di coalizione del governo Scholz, e di continuare a occupare la massima carica in seno alla Commissione. E ai popolari di mantenere la guida dellāEsecutivo Ue (che in realtĆ ha il potere di avanzare le proposte legislative). Non ĆØ escluso nemmeno un bis di Roberta Metsola alla presidenza del Parlamento europeo. In quel caso per i liberali di Renew e i socialisti di S&D rimarrebbero solo la presidenza del Consiglio europeo (ovvero la guida degli Stati membri) e lāAlto rappresentante Ue per la politica estera. Oggi lāassemblea politica online del Ppe ha anche finalizzato il manifesto politico che verrĆ presentato a Bucarest, appoggiato da tutti, senza voti contrari. Di fatto la campagna di von der Leyen ĆØ giĆ iniziata: da quanto si apprende, la leader tedesca vuole fare una campagna vivace sui media e social media, ma anche essere sul campo negli Stati membri per presentarsi nel momento principale della campagna.
100 GIORNI DAL VOTO DEL 6-9 GIUGNO
LāEurocamera intanto ĆØ giĆ in fibrillazione per la tornata elettorale. Si contano 100 giorni dallāappuntamento del 6-9 giugno. Il Parlamento europeo ha approntato un sito speciale per cittadini e giornalisti, un kit per la stampa e una tabella di marcia con i vari appuntamenti. A marzo saranno finalizzati gli spitzenkandidaten, ovvero i capi lista dei vari gruppi candidati per ricoprire la carica di presidente della Commissione. Al momento sono candidati per il Ppe, Ursula von der Leyen, il commissario lussemburghese Nicolas Schmit per S&D, Terry Reintke e Bas Eickhout per i Verdi. Il 23 maggio dovrebbe tenersi un dibattito televisivo con lāEbu, lāUnione europea di radiodiffusione, come avvenuto nel 2019 e nel 2014. Dopo la proclamazione dei risultati, il mese di giugno sarĆ impiegato per la costituzione dei gruppi politici. Il 16-19 luglio ci sarĆ lāavvio della nuova legislatura con lāelezione del/la presidente del Parlamento, dei vicepresidenti, dei questori e con la composizione delle commissioni parlamentari. Questa volta, invece, per lāelezione del/della presidente della Commissione non si svolgerĆ a luglio ma a settembre, nella sessione del 16-19. Poi ci sarĆ la selezione e la nomina dei 27 commissari, un lungo processo che potrebbe far slittare lāinizio della nuova Commissione a novembre/dicembre. Il mandato ufficiale dellāattuale Commissione dura fino al 31 ottobre 2024, ma se a quella data il nuovo Collegio non ĆØ ancora entrato in funzione, quello attuale resta in carica per il tempo necessario. Eā giĆ successo nel 2019, quando lāattuale Commissione ĆØ entrata in carica solo il 1Ā° dicembre, un mese dopo la data prevista.
Gli ultimi mesi prima delle elezioni europee si preannunciano intensi e ricchi di eventi politici cruciali per il futuro dell’Unione Europea.
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