Il petrolio aumenta dopo gli attacchi in Yemen

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DOPO GLI ATTACCHI IN YEMEN, I MERCATI INTERNAZIONALI REAGISCONO

Dopo gli attacchi in Yemen, il petrolio Brent, riferimento per i mercati internazionali, sale di oltre il 4%, supera gli 80,5 dollari al barile. Stessa salita per il petrolio Wti americano, che supera i 75 dollari. Il prezzo era sceso in settimana perché le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono salite più delle attese. Il gas scambiato ad Amsterdam sale del 2,85%, a quota 31,7 euro al megawattora.

EFFETTI SUL MERCATO AZIONARIO E SULLE BORSE EUROPEE

Ripercussioni anche sui mercati azionari, anche a Piazza Affari. Salgono i titoli petroliferi, da Saipem (+3,16%) a Eni (+2,08%), e Leonardo (+1,33%) attiva anche nel comparto Difesa. Tra i migliori titoli anche Bper Banca (+2,70%) e Banca Mps (+2,53%). Tra i ribassi di oggi Pirelli -0,49%, Moncler -0,34%. La borsa di Milano ieri ha chiuso in calo, oggi è positiva (+0,81%) come le altre borse europee.

INFLUENZA SULL’INFLAZIONE E LE DECISIONI DELLA FED

Gli occhi ieri sono stati sull’inflazione americana. I prezzi al consumo a dicembre sono cresciuti più delle attese, dal 3,1% al 3,4%. Ma l’inflazione di fondo, senza energia e alimentari, però è scesa, di un decimo, dal 4,0 al 3,9% (atteso: 3,8%). Questo ha contribuito alla calma di Wall Street ieri sera e alla crescita delle probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo, probabilità basate sul prezzo dei titoli di Stato a breve scadenza: secondo il FedWatch Tool di Cme Group un taglio di 25 punti base ha il 70% di possibilità.

SCENARI INTERNAZIONALI

Fa parlare anche l’inflazione in Cina: i prezzi al consumo sono scesi dello 0,3% su base annua, terzo mese di calo consecutivo. Quelli alla produzione sono invece al 15esimo mese di fila di discesa. Nella notte in Asia protagonista la borsa di Tokyo, +1,50% per l’indice Nikkei, nuovo massimo dal 1990. Lievi cali per Shanghai (-0,16%) e Hong Kong (-0,53%).

ESORDIO DEGLI ETF LEGATI AL BITCOIN NEGLI STATI UNITI

Ieri primo giorno di negoziazione degli Etf legati al Bitcoin, dopo l’autorizzazione delle autorità statunitensi. Gli undici Etf scambiati hanno raccolto 4 miliardi di dollari, il valore più alto al debutto per un Etf tematico. La criptovaluta ha avuto forti oscillazioni, poi ha chiuso stabile a 46mila dollari. Oggi rimane su quel valore.

In conclusione, gli attacchi in Yemen hanno avuto un impatto significativo sui mercati internazionali, con aumenti nei prezzi del petrolio, del gas e dell’oro, nonché sui mercati azionari e nelle decisioni della Fed. Gli investitori dovranno prestare attenzione ai movimenti nei mercati internazionali e monitorare gli sviluppi a livello globale per prendere decisioni informate sulle proprie attività finanziarie.

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