NOVAK DJOKOVIC E LA SUA STRANA AMICIZIA CON UN ALBERO A MELBOURNE
Novak Djokovic si è qualificato ancora una volta per una semifinale Slam. Ha faticato più del previsto per sconfiggere in 4 set Taylor Fritz, tennista americano di ritorno nella top ten. Djokovic nei primi due set se l’è vista brutta, poi ha maramaldeggiato e ora attende Sinner (o Rublev). Il numero 1 ATP dopo il match sul campo ha rilasciato la consueta intervista, che a sorpresa gli è stata fatta dall’amico Nick Kyrgios, infortunato da tempo e commentatore in TV. Un bel botta e risposta tra due amiconi che si è chiusa con un discorso divertente sulla storia dell’albero di Djokovic.
IL RAPPORTO SPECIALE CON L’ALBERO DI MELBOURNE
Il dieci volte vincitore degli Australian Open, alla vigilia del torneo e poi anche in corso d’opera ha rivelato di avere un rapporto molto speciale con un albero che si trova nel giardino botanico di Melbourne. Parole che hanno stupito e parole che Djokovic ha centellinato. Perché il serbo non ha voluto concedere alcun tipo di indizio. Sa bene che quell’albero non è di sua proprietà ma al tempo stesso è geloso della sua privacy e del legame con quell’albero: “Negli ultimi 15 anni abbiamo avuto un rapporto speciale. Sono entrato in contatto con lui. Mi piacevano le sue radici, i suoi rami e tutto il resto. Così anni fa ho iniziato ad arrampicarmici sopra, tutto qua. Per Melbourne avere un parco del genere in mezzo alla città è un tesoro incredibile”.
MEDICARE SULL’ALBERO
Successivamente ha dichiarato altro, dicendo che meditare sull’albero lo aiuta a sentirsi con i piedi per terra. Albero che non si sa dov’è, perché Djokovic vuole provare a proteggere la sua privacy: “Non posso rivelare quale quell’albero, cercherò di tenerlo nascosto. Voglio stare da solo quando sarò lì a connettermi con quel vecchio amico”.
LA SFIDA DI KYRGIOS PER VINCERE UNO SLAM
Finita la partita con Fritz, sulla Rod Laver Arena è spuntato Nick Kyrgios, con cui vive una sorta di bromance. Djokovic ha risposto a una serie di domande dell’amico e l’ultima ha riguardato proprio l’albero, ormai noto. Questa la domanda di Kyrgios: “So che c’è un albero con cui ha un legame forte nei giardini botanici reali. Puoi mostrarmi quale albero è? Ho bisogno di rimettermi in salute perché sono stufo che tu vinca su questo campo”.
Quando c’è da stare al gioco Novak è nettamente il numero uno. A tutti l’albero non dirà qual è, ma a Kyrgios è pronto a mostrarlo, ma se vuole sfruttarne i benefici deve comportarsi in un modo preciso: “Ti mostrerò l’albero. Ma non puoi dire a nessuno dov’è. Questo è un grande segreto. Una volta arrivato devi toglierti le scarpe, arrampicarti sul punto più alto e restare appeso a testa in giù su uno dei rami più alti per 33 minuti e 3 secondi. Allora vincerai uno Slam”.
In conclusione, la strana amicizia di Djokovic con un albero nel giardino botanico di Melbourne rimane un mistero per tutti tranne che per l’amico Kyrgios. Ma resta da vedere se il numero 1 ATP mostrerà davvero l’albero a Kyrgios e se quest’ultimo accetterà la sfida per vincere uno Slam. Ma una cosa è certa, il rapporto di Djokovic con la natura e con le sue tradizioni meditative è un vero e proprio rituale che forse gli porta fortuna nelle sue imprese tennistiche.