Il Q-DAY: IL GIORNO IN CUI POTREBBE ARRIVARE UN COMPUTER QUANTISTICO
Nel giro di qualche anno i computer basati sulla meccanica quantistica potrebbero mandare in frantumi la sicurezza globale così come la conosciamo. Non si sa ancora con precisione quando potrebbe arrivare quello che viene chiamato Q-Day, ma gli scienziati, i matematici e i governi non stanno aspettando con le mani in mano che la minaccia quantistica si concretizzi.
IL Q-DAY: UNA MINACCIA PER LA SICUREZZA GLOBALE
Il Q-Day è il giorno in cui un computer quantistico così potente potrebbe rompere i sistemi di crittografia pubblica che proteggono le nostre conversazioni online, i conti bancari e le infrastrutture più vitali, creando scompiglio tra governi e aziende. Il modo in cui si verificherebbe questo giorno del giudizio digitale si riduce a semplici calcoli matematici.
COME E’ INIZIATO IL RISCHIO QUANTISTICO
Sin dall’avvento di internet la crittografia ha protetto i nostri dati e le nostre conversazioni online nascondendo o codificando informazioni che solo chi riceve il messaggio può leggere sui computer tradizionali. Negli anni ’70 i matematici crearono metodi di crittografia che consistevano in numeri lunghi centinaia di cifre. La difficoltà dei problemi matematici era tale che potevano essere necessari centinaia di anni per risolverli se si utilizzavano i parametri e i numeri giusti.
IL RUOLO DEI COMPUTER QUANTISTICI
La minaccia quantistica non era ancora una preoccupazione significativa all’epoca, ma iniziò a diventare un problema quattro anni dopo, quando fu costruito il primo computer quantistico. Sebbene quel computer quantistico – e quelli attualmente in costruzione – non siano ancora abbastanza potenti da utilizzare l’algoritmo di Shor per decifrare i numeri, nel 2015 le agenzie di intelligence hanno stabilito che il progresso dell’informatica quantistica sta avvenendo a una velocità tale da rappresentare una minaccia per la sicurezza informatica.
LE PREOCCUPAZIONI E I PROGRESSI
Al momento i qubit, le unità di elaborazione dei computer quantistici, non sono sufficientemente stabili per decriptare grandi quantità di dati. Tuttavia aziende tecnologiche come Ibm e Google hanno lentamente ma costantemente iniziato a fare progressi nella costruzione di macchine sufficientemente potenti per sfruttare i vantaggi della quantistica, che comprendono la ricerca farmaceutica, la fisica subatomica e la logistica.
LA RISPOSTA DELLA COMUNITÀ CRIPTOGRAFICA
I governi non stanno a guardare e la comunità crittografica sta costruendo metodi di crittografia in grado di resistere alla minaccia quantistica, noti come crittografia post-quantistica (Pqc). Quest’anno, tra maggio e giugno, il National Institute of Standards and Technology degli Stati Uniti pubblicherà la standardizzazione finale della Pqc.
CONCLUSIONE
Non esiste un metodo di crittografia o di sicurezza perfetto che possa garantire che tutto rimanga sicuro per sempre. “Per questo la crittografia è un campo in continua evoluzione – ha detto El Kaafarani – ed è per questo che dobbiamo essere all’avanguardia e tenere d’occhio l’evoluzione delle cose”.