Il Forum economico mondiale di Davos: guida all’incontro annuale e importanza

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IL FORUM ECONOMICO MONDIALE: UN’ANALISI APPROFONDITA

Per gran parte dell’anno, Davos è semplicemente una famosa località sciistica sulle Alpi svizzere. Ma per una settimana, a gennaio, diventa il centro del mondo: le élite globali convergono tutte nella piccola città alpina per l’incontro annuale del Forum economico mondiale (WEF), in cui vengono discusse le questioni più urgenti del momento. Ma cos’è il Forum economico mondiale, cosa succede a Davos e perché è importante?

COS’È IL FORUM ECONOMICO MONDIALE?
Il Forum economico mondiale è stato fondato nel 1971 da Klaus Schwab, economista e professore svizzero-tedesco, nel tentativo di promuovere la cooperazione globale su questioni politiche, sociali ed economiche. L’obiettivo dell’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, che oggi ha sede nei pressi di Ginevra, era quello di riunire il settore pubblico e quello privato per trovare soluzioni a problemi globali, obiettivo che rimane uno dei suoi principi fondanti e che si rifà alla sua missione: “Impegnarsi a migliorare lo stato del mondo”. La prima riunione del WEF, cinque decenni fa, si è tenuta a Davos, che da allora é sempre stato il centro del suo incontro annuale, tanto che il nome della località è diventato il termine comune per indicare l’evento.

CHI PARTecipa a Davos?
Cosa hanno in comune Donald Trump, Greta Thunberg ed Elton John? In apparenza, probabilmente nulla, ma tutti e tre hanno partecipato in passato al Forum di Davos. Uno degli aspetti più singolari di Davos sono i partecipanti. Sebbene sia spesso definito un salotto per l’1 per cento privilegiato del mondo, è anche un luogo in cui le persone vanno per cercare di fare pressione e influenzare le élite al fine di influenzare il cambiamento su scala globale. In genere partecipano leader mondiali – di solito il presidente degli Stati Uniti in carica, i vertici dell’Ue e delle Nazioni Unite e così via – ma anche dirigenti d’azienda e imprenditori, intellettuali e accademici di spicco, responsabili di ong e del settore caritatevole, innovatori, media, società civile, attivisti di ogni credo e persino qualche occasionale celebrità. L’elenco ufficiale degli invitati è spesso molto esclusivo e si aggira tra i duemila e i tremila partecipanti e relatori, ma l’evento attira altre migliaia di persone per gli eventi collaterali. Davos anche il luogo in cui le aziende, e persino i Paesi e le regioni, allestiscono i loro stand per vendere concetti e servizi o attrarre investimenti. Lungo la Promenade, l’arteria principale di Davos, si trovano quelle che sono diventate le cosiddette “case”: luoghi dove le aziende possono affittare spazi (spesso negozi al dettaglio che vengono affittati per la settimana) per creare ambasciate o avamposti per accogliere i visitatori, tenere riunioni e così via.

PERCHÉ ANDARE A DAVOS?
Uno dei principi fondanti del Forum è quello di essere imparziale, indipendente e privo di interessi particolari. Ma l’incontro di Davos è spesso al centro di critiche e polemiche. Data la giustapposizione di programmi concorrenti e la sovrapposizione della sfera politica e di quella aziendale, il WEF è spesso nel mirino degli antagonisti che sostengono che sia una forza maligna nel mondo. Peter Goodman, corrispondente economico del New York Times, ha evidenziato nel suo libro “Davos Man” la contraddizione di chiedere ai miliardari e alle élite, accusati dai critici di essere la causa dei maggiori problemi del mondo, di trovare il modo di risolverli. Una delle principali critiche mosse ogni anno agli organizzatori dell’evento è l’ipocrisia di mettere la crisi climatica all’ordine del giorno quando un partecipante su 10 nel 2022 ha viaggiato su un jet privato per arrivarci. Sarà anche un salotto per i ricchi e i potenti del mondo, ma Davos è un forum per la discussione e il dibattito su scala globale e vanta alcuni risultati significativi nei suoi 50 anni di storia. Nel 1988 un accordo firmato durante l’incontro, noto come Dichiarazione di Davos, ha contribuito a scongiurare un possibile conflitto armato tra Turchia e Grecia. Sempre a Davos, nel 1992, Nelson Mandela e l’allora presidente sudafricano Frederik de Klerk fecero la loro prima apparizione congiunta sulla scena internazionale, un passo significativo verso la fine dell’apartheid. I due hanno vinto il Premio Nobel per la pace l’anno successivo. Nel 2000 a Davos è stata lanciata l’Alleanza globale per i vaccini e l’immunizzazione (Gavi), che da allora ha migliorato l’accesso ai vaccini per milioni di persone. Dalla sua creazione ha contribuito alla vaccinazione di 760 milioni di bambini in tutto il mondo.

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