Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura segue il caso di Ilaria Salis, concentrandosi sulle sue condizioni.

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Il Comitato del Consiglio d’Europa rassicura il Garante Nazionale dei Diritti delle Persone Private della Libertà Personale

7 Febbraio 2024

Il Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT), dopo le interlocuzioni avviate nei giorni scorsi dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale – con il proprio omologo ungherese (il Commissario per i diritti fondamentali d’Ungheria) e con i competenti organi del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea sul trattamento e sulle condizioni di detenzione in Ungheria della nostra concittadina Ilaria Salis – ha formalmente rassicurato l’Organismo di garanzia italiano in merito al caso di Ilaria Salis.

NEGOZIAZIONI CON IL CPT
È stato lo stesso Presidente del CPT Alan Mitchell a confermare, infatti, al Garante che l’Organismo da lui presieduto sta seguendo con particolare attenzione ogni sviluppo relativo alle questioni evidenziate, sia nel contesto delle sue visite in Ungheria (l’ultima delle quali è stata condotta nel maggio 2023), sia nel dialogo in corso con le autorità ungheresi.

CONGRATULAZIONI AL NUOVO COLLEGIO DEL GARANTE
Il Presidente Mitchell ha colto l’occasione, infine, per congratularsi con il Presidente D’Ettore e con l’intero nuovo Collegio del Garante insediatosi alla fine del mese di gennaio.

Il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha descritto la situazione come un importante passo avanti nella gestione del caso di Ilaria Salis, fornendo una risposta rassicurante alla preoccupazione nazionale riguardo al trattamento e alle condizioni di detenzione della concittadina italiana in un paese straniero.

Gli sforzi per garantire un equo trattamento e condizioni di detenzione appropriate a livello internazionale sono fondamentali per preservare i diritti umani di tutti, indipendentemente dalla loro nazionalità. Il coinvolgimento di organizzazioni sovranazionali come il CPT e il Consiglio d’Europa è cruciale per monitorare e affrontare situazioni di potenziale violazione dei diritti umani.

Le autorità italiane hanno accolto con favore le rassicurazioni del CPT e continueranno a seguire da vicino lo sviluppo del caso di Ilaria Salis, lavorando in stretta collaborazione con le autorità ungheresi e le organizzazioni internazionali coinvolte, al fine di garantire la tutela dei diritti umani della cittadina italiana.

La rassicurazione del CPT rappresenta un passo positivo nella gestione di casi simili e deve servire da esempio per promuovere la cooperazione internazionale nel garantire la protezione dei diritti umani in situazioni di detenzione all’estero. Sono in corso ulteriori colloqui per garantire un trattamento equo e umano a Ilaria Salis e altri cittadini italiani detenuti all’estero.

L’Italia rivendica il diritto di ogni cittadino italiano di essere trattato in conformità con gli standard internazionali dei diritti umani, indipendentemente dalla loro situazione giuridica. Le rassicurazioni del CPT e il coinvolgimento attivo delle autorità italiane e internazionali nel caso di Ilaria Salis confermano il impegno nel garantire il rispetto dei diritti umani in tutte le circostanze.

Il caso di Ilaria Salis rappresenta un esempio importante del ruolo cruciale delle organizzazioni sovranazionali nel monitorare e affrontare situazioni di detenzione all’estero. La risposta positiva del CPT deve servire da incentivo per rafforzare la cooperazione internazionale nel garantire la tutela dei diritti umani, non solo per i cittadini italiani, ma per tutti coloro che si trovano in situazioni simili.

La diplomazia internazionale e la collaborazione tra le autorità nazionali e sovranazionali sono fondamentali per garantire che nessun individuo venga sottoposto a trattamenti inumani o degradanti, indipendentemente dalla loro nazionalità o situazione giuridica. Il caso di Ilaria Salis dimostra l’importanza di tale cooperazione e il ruolo essenziale che le organizzazioni internazionali svolgono nel promuovere e proteggere i diritti umani a livello globale.

La rassicurazione del CPT rappresenta un passo significativo nella gestione di casi simili e sottolinea l’importanza della vigilanza internazionale nel garantire il rispetto dei diritti umani in situazioni di detenzione all’estero. Le autorità italiane continueranno a lavorare attivamente per garantire un trattamento equo e umano a Ilaria Salis e a tutti i cittadini italiani detenuti all’estero, dimostrando il loro impegno per il rispetto dei diritti umani in tutte le circostanze.

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