CASCO AVVENIRISTICO AL PROLOGO DELLA TIRRENO-ADRIATICO E DELLA PARIGI-NIZZA
Il casco indossato da Jonas Vingegaard e dai suoi compagni al prologo della Tirreno-Adriatico e riproposto anche alla crono della Parigi-Nizza ha sollevato dubbi e critiche, spingendo l’UCI a dover rimettere mano al regolamento. Il sospetto è che si guardi esclusivamente all’aerodinamica, venendo meno alla sicurezza.
REAZIONE DEL WEB E DEI ADDRETTI AI LAVORI
Un casco che ha scatenato l’ironia del web e non poteva essere altrimenti vista la forma inedita, la presenza “ingombrante” e l’aspetto tutt’altro che aerodinamico. Invece, il copricapo venuto direttamente dal futuro indossato dagli uomini Visma è l’ultimo prodotto avveniristico in fase di analisi del vento e di attrito da abbattere durante le gare a cronometro.
PERPLESSITÀ E DISCUSSIONI SUL PRODOTTO
Restano le perplessità enormi sul prodotto mostrato, decisamente differente dai tantissimi modelli che oramai si susseguono sulle teste dei ciclisti: ogni squadra ne ha uno quasi disegnato su misura, impossibile vederne due identici. L’analisi dettagliata dei materiali ha portato a certificare che l’attenzione su tutto l’equipaggiamento può portare ad un vantaggio effettivo di 10-15 secondi a chilometro rispetto ad avversari meno tecnologici.
INTERVENTO DELL’UCI
L’UCI ha emesso un comunicato ufficiale riguardante l’utilizzo di tutti i prodotti che i ciclisti indossano e che si evolvono costantemente. Ha riconosciuto che l’attuale tendenza nella progettazione dei caschi da cronometro si concentra più sulle prestazioni che sulla sicurezza. Pertanto, l’UCI ha annunciato una revisione delle regole sulla progettazione e l’uso dei caschi in competizione al fine di garantire un quadro chiaro e coerente con gli obiettivi prefissati.
CONCLUSIONE
Il casco avveniristico indossato dalla squadra Visma ha sollevato importanti questioni riguardanti la sicurezza e il rispetto delle normative. L’UCI si è impegnata a prendere provvedimenti per garantire che i caschi utilizzati durante le gare ciclistiche rispettino prima di tutto i requisiti di sicurezza. Resta da vedere quali saranno le modifiche apportate al regolamento una volta completata la revisione da parte degli organi competenti dell’UCI.