SENTO DI INADEGUATEZZA E IPERCOMPETIZIONE: IL DRAMMA DEGLI STUDENTI
Il mondo della scuola rappresenta per molti ragazzi e ragazze un ambiente di grande pressione, dove il senso di inadeguatezza e l’ipercompetizione sono all’ordine del giorno. Secondo un recente sondaggio condotto su un campione di oltre 25.500 studenti, il 75% degli intervistati ha dichiarato di provare “sempre” o “spesso” episodi di stress causati dalla scuola. Inoltre, il 44% si sente inadeguato e insicuro a causa dell’ipercompetizione che regna sovrana in ambito scolastico.
Il problema diventa ancora più serio quando si considera che il 17% degli studenti intervistati ha riferito di trovare più difficile imparare a causa di questo clima di pressione costante. Le conseguenze di questo stato d’animo possono essere molteplici: stanchezza, difficoltà di concentrazione e persino attacchi di panico durante le ore di lezione.
LA VOCE DEGLI STUDENTI: MENOSCARICO DI STUDIO, PIÙ ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
Di fronte a questa situazione, la metà dei ragazzi intervistati ha espresso il desiderio di vivere la scuola con meno stress. Uno dei principali fattori di tensione individuati è il carico di studio eccessivo a casa, che porta a un senso di sovraccarico mentale e fisico. Molti studenti chiedono quindi una riduzione del numero di compiti assegnati al di fuori dall’orario scolastico, al fine di permettere loro di ritrovare un minimo di equilibrio tra studio e vita privata.
Inoltre, molti giovani auspicano una maggiore presenza di attività extracurricolari e spazi di aggregazione all’interno della scuola, che possano favorire un clima più disteso e meno competitivo tra i compagni. Questo dimostra quanto sia importante incentivare non solo l’aspetto accademico, ma anche quello relazionale e sociale all’interno del contesto scolastico.
IL SONDOGGIO “SCUOLA E BENESSERE”: UN’INCHIESTA IMPORTANTE
Tutti questi temi sono stati al centro del sondaggio “Scuola e benessere: oltre l’ipercompetizione e l’omologazione”, organizzato da Unisona Live e l’Unicef. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 25.500 studenti, studentesse e docenti, che hanno condiviso le proprie esperienze e riflessioni su un argomento così delicato come il benessere psicosociale degli adolescenti in ambito scolastico.
Le emozioni più diffuse emerse dallo studio sono ansia, desiderio di fuga, sconforto e rabbia. Questo dimostra quanto sia urgente affrontare il tema del benessere psicosociale degli studenti e promuovere un’educazione incentrata sul rispetto e il benessere di chi frequenta le scuole.
IL RUOLO DEI GENITORI E DEGLI INSEGNANTI: UNA GUIDA PER AFFRONTARE L’ANSIA
Nei momenti di passaggio, come il ritorno a scuola dopo le vacanze, molti ragazzi possono soffrire di “ansia da rientro”. Secondo Arianna Terrinoni, neuropsichiatra infantile, è importante capire e riconoscere i sintomi di questo stato emotivo, che può manifestarsi in diverse forme, dalle crisi di pianto agli attacchi di panico fino ai svenimenti.
La dottoressa Terrinoni offre alcuni consigli preziosi per genitori e insegnanti, invitandoli innanzitutto a non trasmettere ai ragazzi l’idea che la scuola sia solo un trampolino per il successo professionale, ma piuttosto un luogo deputato alla crescita personale e alla formazione di individui consapevoli e responsabili.
CONCLUSIONE: UN IMPERATIVO IL BENVENUTO E L’INCLUSIONE
Il dibattito intorno al benessere degli studenti e al clima scolastico si fa sempre più stringente e urgente. È fondamentale promuovere un ambiente educativo sano, rispettoso e inclusivo, che metta al centro le esigenze e le emozioni degli studenti.
Solo attraverso un dialogo aperto e continuo tra studenti, genitori, insegnanti e istituzioni sarà possibile affrontare e superare le sfide legate al senso di inadeguatezza, all’ipercompetizione e allo stress che caratterizzano la vita scolastica di molti giovani. È questo il compito che ci aspetta, per garantire a tutti i ragazzi e ragazze il diritto a un’istruzione serena e appagante, che li accompagni nella crescita e nella formazione di sé stessi come individui consapevoli e responsabili.