I tifosi del Napoli chiedono scusa a Rudi Garcia: la rivalutazione dopo la stagione disastrosa

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RITORNO DI FORTUNE PER RUDI GARCIA: I TIFOSI DEL NAPOLI CHIEDONO PERDONO

Una processione con il capo cosparso di cenere. La disperazione e la delusione dei tifosi del Napoli per com’è andata la stagione è tale da rivalutare l’esperienza di Rudi Garcia, dopo il disastro Mazzarri e Calzona sballottato dai marosi nello spogliatoio. “Che poi alla fine non eri così male…”, dicono alcuni. “Almeno con te eravamo quarti anche non giocando come l’anno scorso”, aggiungono altri.

LA RIVALUTAZIONE DI UN EX TECNICO CONTESTATO

E ancora: “Ti dobbiamo tutti delle scuse”, “Mi presero per pazzo quando dissi che dovevi rimanere a Napoli perché tutto sommato la colpa non era tua…”. Tutti in religiosa ammissione di colpa per averlo bistrattato e messo nel mirino ben oltre i suoi demeriti. Ecco perché non passa inosservata la scia di messaggi che i sostenitori azzurri hanno lasciato in queste ore in calce a un post condiviso su Instagram dall’ex allenatore francese.

UNA STAGIONE DA INCUBO

Adesso è un santo o, forse, il ‘meno peggio’ (come si dice in gergo) in una stagione che nessuno immaginava potesse essere così negativa. “Lavorare in quelle condizioni non sarebbe facile neanche per Guardiola”, si lascia sfuggire un altro utente che annovera l’attenuante generica principe, quella che basta ad assolverlo da e per tutto, puntando l’indice altrove. “Ma ovviamente il problema principale non eri mai tu, ma quello che comanda tutto dall’alto, che ti ha esonerato in pubblica piazza e poi ha messo le tende a Castel Volturno per controllarti”.

LE CRITICHE AL MANAGEMENT E LE CAUSE DEL FALLIMENTO

Non che sia del tutto esente da responsabilità (“sei quello che ha più colpe perché dall’inizio ci sei stato tu”), s’affretta qualcuno a precisare, ma in una situazione di approssimazione progettuale, scelte di mercato completamente sbagliate, sicumera gestionale sono alcune delle cause che hanno portato allo sfascio. Il Napoli aveva alzato bandiera bianca già a dicembre, la coccarda tricolore se l’era scucita da solo rinunciando a lottare anzitempo. Dalle stelle alle stalle: la squadra dello scudetto s’è dissolta e con essa è svanita la magia che aveva accompagnato la conquista del titolo 33 anni dopo Maradona.

IL TRISTE ADDIO DI RUDI GARCIA

Rudi Garcia venne esonerato a metà novembre scorso, dopo la sconfitta in casa contro l’Empoli. Un gol al 91° seppellì definitivamente la sua avventura sulla panchina dei partenopei. Un mandato turbolento e difficile, scandito dalle contraddizioni delle scelte societarie, divenuto via via impossibile anche per le incursioni del presidente negli spogliatoi e la progressiva delegittimazione della sua figura. “Ho sbagliato a prenderlo”, mormorò De Laurentiis. Ma quella è stata una delle sue tante scelte sballate. Forse nemmeno la peggiore.

IL RITORNO DI MAZZARRI E IL FALLIMENTO

Il tecnico si congedò dalla squadra con onore in attesa della comunicazione dell’esonero che arrivò poco dopo il tonfo al Maradona. Andò via con una media di 1.75 in 12 gare di campionato e aver conquistato il passaggio agli ottavi di Champions. Al suo posto tornò Mazzarri dopo oltre dieci anni. Com’è andata, lo dicono i risultati.

In una stagione contrassegnata da fallimenti e delusioni, i tifosi del Napoli sembrano rivalutare l’operato di Rudi Garcia, un ex allenatore che ha lasciato il segno nonostante la breve esperienza sulla panchina partenopea. Le scuse e i pentimenti sono ora il filo conduttore di una narrazione che ha visto il Napoli passare dal vertice alla crisi più profonda, con un futuro ancora incerto e tante domande senza risposta.

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