GOVERNO E COMMISSARI STRAORDINARI: UN PASSO NECESSARIO MA URGENTE
La decisione presa dal Governo di procedere all’amministrazione straordinaria e alla nomina dei commissari straordinari per l’ex Ilva è stata accolta con cautela ma anche con un senso di urgenza da parte della Fiom-Cgil. Il segretario generale Michele De Palma ha espresso la richiesta affinché non si perda altro tempo e che Governo e commissari garantiscano lavoratori, produzione, salute e ambiente.
Il sindacato ha sempre sostenuto la necessità della salita pubblica come garanzia della messa in sicurezza degli impianti, dell’ambiente e dei lavoratori. La preoccupazione principale riguarda il rischio del fermo degli impianti nelle prossime ore, e la necessità di garantire la continuità aziendale e produttiva, così come la sicurezza e la salute dei dipendenti.
Il governo, al tavolo con i sindacati, ha assicurato la previsione di un ammortizzatore sociale unico, che sarà migliorabile nel passaggio in Aula. Tuttavia, è emerso un disaccordo riguardo all’ipotetico stanziamento di un miliardo di euro da parte del governo per sostenere i lavoratori dell’indotto.
REAZIONI DEI SINDACATI: L’URGENZA DI GARANTIRE IL REDDITO DEI LAVORATORI
Le reazioni a caldo dei sindacati non si sono fatte attendere. L’Ugl Metalmeccanici ha sottolineato l’importanza di salvare la continuità produttiva e l’occupazione, sollevando problemi legati alla situazione degli impianti, alla condizione dei lavoratori e alla necessità di manutenzione degli impianti.
Anche il sindacato Usb ha chiesto che venga garantito un reddito minimo ai lavoratori dell’indotto, molti dei quali si trovano in una situazione finanziaria critica a causa della mancata erogazione degli stipendi.
PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE GIURISTI D’IMPRESA
L’Associazione Italiana Giuristi d’Impresa ha consegnato un documento tecnico al Governo, in cui viene evidenziata la necessità di adottare in modo urgente una soluzione per creare un fondo che possa definire i pagamenti dei crediti, sia diretti che ceduti ad istituti bancari o factoring.
L’obiettivo è garantire un reddito ai lavoratori e sostenere l’indotto che rischia di subire gravi conseguenze a causa della situazione di ex Ilva.
LA SITUAZIONE CON ARCELOR MITTAL E IL RUOLO DEL GOVERNO
La situazione con Arcelor Mittal si sta facendo sempre più tesa, con l’azienda che considera la decisione del governo come una violazione dell’accordo di investimento. Il governo, invece, lavora per definire i tempi e le modalità dell’amministrazione straordinaria, con l’obiettivo di aprire la strada all’ingresso di nuovi investitori privati.
Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha assicurato che si partirà con un solo commissario, con l’obiettivo di avviare una gara nel minor tempo possibile per attrarre investitori italiani e stranieri.
Tuttavia, le preoccupazioni riguardano la possibilità di una battaglia legale tra il governo e Arcelor Mittal, con la richiesta di ‘concordato con riserva’ presentata dall’azienda. Il rischio di una contromossa preventiva da parte di Arcelor Mittal potrebbe complicare ulteriormente la situazione.
CONCLUSIONE
La situazione dell’ex Ilva e di Arcelor Mittal continua a destare preoccupazione sia per i lavoratori diretti che per quelli dell’indotto. Il governo si impegna a procedere con l’amministrazione straordinaria e a garantire la continuità produttiva e l’occupazione, ma le incertezze riguardo alle azioni legali da parte di Arcelor Mittal complicano il quadro. La necessità di trovare soluzioni urgenti per garantire il reddito dei lavoratori e sostenere l’indotto rimane un punto cruciale in questa complessa vertenza.