NUOVE ACCUSE DEL PRINCIPE HARRY AI TABLOID BRITANNICI
Il duca di Sussex, tramite il suo avvocato David Sherborne, ha dichiarato che l’editore del The Sun ha intercettato illegalmente le telefonate della defunta madre, la principessa Diana, e del padre, l’attuale sovrano britannico Re Carlo III. Le rivelazioni sono emerse oggi durante un’udienza dell’Alta Corte nel caso che vede il principe Harry contro il News Group Newspapers (Ngn), gruppo editoriale del Mirror con cui lo scorso febbraio ha raggiunto un primo accordo extragiudiziale relativo alla violazione della sua privacy per intercettazioni telefoniche e altre attività di spionaggio ritenute illegali.
LE NUOVE RIVENDICAZIONI DEL DUCA DI SUSSEX
Le nuove rivendicazioni del duca di Sussex hanno aperto un nuovo filone dopo che sono emerse ulteriori prove nel materiale consegnato dal Ngn del magnate Rupert Murdoch. L’avvocato di Harry ha sostenuto che le intercettazioni di Diana, dell’allora marito Carlo, e dell’amante di quest’ultimo Camilla Parker Bowles, hanno portato alla rivelazione di informazioni private su Harry che all’epoca aveva solo 9 anni. Nella denuncia si legge che Diana sospettava di essere seguita e che le sue telefonate fossero ascoltate. Gli articoli del The Sun e del News of the World facevano riferimento alle conversazioni che Diana aveva con i suoi confidenti e mostravano dettagli strettamente privati come i posti che visitava e le sue sedute di psicoterapia.
LA REAZIONE DEI GIORNALISTI
All’epoca dei fatti, i giornali del gruppo Murdoch avevano etichettato le preoccupazioni di Lady D. come “deliri paranoici”, mentre la situazione reale era che la principessa era intercettata e sotto stretta sorveglianza. Harry è uno dei 45 personaggi che accusano i giornalisti del News Group di aver violato la loro privacy attraverso un’ampia attività illegale che includeva l’intercettazione di messaggi vocali, il controllo dei telefoni, e altre forme di inganno per accedere a informazioni riservate.
LE CONSEGUENZE DELLE ACCUSE
Le nuove accuse del principe Harry hanno scosso ancora una volta il mondo dei tabloid britannici, mettendo in luce pratiche discutibili e illegali messe in atto per ottenere scoop sensazionalistici. L’udienza dell’Alta Corte ha evidenziato la gravità delle intercettazioni illegali e delle violazioni della privacy perpetrate ai danni non solo della principessa Diana e del principe Harry, ma anche di altre personalità pubbliche.
CONCLUSIONE
Le nuove accuse del principe Harry ai tabloid britannici rappresentano un ulteriore capitolo nella lotta per la difesa della privacy e della dignità delle persone esposte alla costante intrusione mediatica. È auspicabile che queste rivelazioni portino a un’ulteriore presa di coscienza sull’importanza del rispetto della privacy e dei diritti fondamentali di ogni individuo, indipendentemente dalla loro posizione sociale o status pubblico.