L’ONU impotente davanti alle guerre, Guterres: “Costruire la pace è un atto radicale e vitale”
Nel corso degli ultimi anni, il panorama internazionale è stato segnato da una serie di conflitti e tensioni che hanno messo in evidenza l’impotenza delle Nazioni Unite di fronte alle guerre e alle violazioni dei diritti umani in varie parti del mondo. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha recentemente dichiarato che “il mondo sta affrontando un’era di caos, e costruire la pace è un atto radicale e vitale”.
Le parole di Guterres sono state pronunciate in un momento in cui il Consiglio di sicurezza dell’ONU si trova in uno stallo, con le potenze mondiali divise e incapaci di trovare un accordo su come affrontare le crisi in corso. Questo stallo ha impedito all’ONU di agire in maniera efficace per prevenire conflitti, proteggere i civili e promuovere i diritti umani.
Guterres ha sottolineato la necessità di riformare il Consiglio di sicurezza, in modo da renderlo più rappresentativo e in grado di rispondere alle sfide globali. Attualmente, il Consiglio è composto da cinque membri permanenti con diritto di veto – Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito e Francia – e dieci membri non permanenti che vengono eletti ogni due anni dall’Assemblea generale dell’ONU. Questa struttura risale all’immediato dopoguerra e non tiene conto delle trasformazioni globali avvenute da allora.
Il segretario generale ha inoltre richiamato l’attenzione sulle continue violazioni dei diritti umani e delle leggi umanitarie internazionali che si verificano in molte parti del mondo. Dalla Siria al Yemen, dall’Ucraina all’Afghanistan, i civili continuano a essere il bersaglio di attacchi indiscriminati e crimini di guerra. Guterres ha chiesto un impegno più forte da parte di tutti i membri dell’ONU per proteggere i civili e garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario.
Oltre a chiedere azioni più decisive da parte dell’ONU, Guterres ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Stati membri, organizzazioni regionali, società civile e altri attori non statali per affrontare le sfide globali. Ha evidenziato l’importanza di coinvolgere giovani e donne nei processi di pace e di sviluppo, in quanto rappresentano una risorsa preziosa per la costruzione di società più stabili e pacifiche.
La situazione globale richiede un impegno collettivo per promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile. Guterres ha invitato tutti i membri dell’ONU a lavorare insieme per affrontare le cause profonde dei conflitti, come la povertà, le disuguaglianze, la mancanza di accesso alle risorse e i cambiamenti climatici. Ha sottolineato l’importanza di investire in prevenzione, mediando i conflitti prima che diventino incontrollabili.
In conclusione, il segretario generale ha affermato che “la pace è la più grande responsabilità dell’umanità” e che “è un grido di battaglia, un invito all’azione”. Ha lanciato un appello a tutti i membri dell’ONU affinché si impegnino con determinazione e coraggio per costruire un mondo più pacifico, giusto e sostenibile per le generazioni future.
In un momento in cui il mondo sembra diviso e incapace di affrontare le sfide globali, le parole di Antonio Guterres richiamano l’importanza di un impegno collettivo per promuovere la pace e la sicurezza in tutto il mondo. L’ONU si trova di fronte a sfide senza precedenti, ma anche a opportunità per rinnovarsi e rafforzare il suo ruolo come principale organizzazione internazionale per la promozione della pace e dei diritti umani. Spetta ora a tutti i membri dell’ONU e alla comunità internazionale nel suo insieme cogliere questa sfida e agire con determinazione per costruire un mondo più giusto e pacifico per tutti.