Il capo di stato maggiore polacco ha annunciato che la NATO sarebbe pronta ad schierare fino a 300mila soldati sul fianco orientale dell’Alleanza in caso di guerra con la Russia. Attualmente, 100mila uomini sarebbero già pronti nell’ambito della “Response Force”. Questa unità speciale è composta da contingenti terrestri, aerei, marittimi e Forze per operazioni speciali altamente addestrate e tecnologicamente avanzate.
Tuttavia, le truppe erano inattive prima dell’invasione russa in Ucraina e sono diventate una parte chiave della strategia difensiva condivisa con la Finlandia e la Svezia. Le truppe sarebbero posizionate in vari Paesi, tra cui Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania. Inoltre, sono presenti gruppi di difesa missilistica in Lettonia, Polonia, Slovacchia e Romania. La sorveglianza aerea è sempre attiva in tutti i Paesi.
Il viceministro degli Esteri polacco ha ammesso che si sta valutando l’opzione di abbattere i missili diretti verso il territorio della NATO. Questa azione dovrebbe avvenire con il consenso della parte ucraina e considerando le conseguenze internazionali.
La tensione tra Russia e Occidente è in aumento, con l’ipotesi di un intervento militare della NATO in Ucraina. Anche se Kiev non ha richiesto truppe europee sul terreno, i leader europei devono essere preparati a questa eventualità. Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, ha avvertito che gli europei non devono sottovalutare il rischio di una guerra.
Le tensioni tra Russia e Occidente sono alle stelle, soprattutto considerando l’ipotesi di un intervento militare della NATO in Ucraina ipotizzato dalla Francia ma rifiutato dagli altri alleati. Mentre Kiev non ha mai richiesto truppe da combattimento europee sul terreno, i leader europei devono essere pronti a questa eventualità.
La tensione è alta e l’ipotes