Guerra Hamas-Israele: veto Usa, Mosca indignata

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CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE: VETO DEGLI USA ALLA RISOLUZIONE SUL CESE AL FUOCO A GAZA

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha assistito a una dura battaglia politica durante la sessione del 20 febbraio 2024, con gli Stati Uniti che hanno espresso il loro veto alla risoluzione presentata dal Gruppo Arabo sulla situazione a Gaza. La risoluzione, se adottata, avrebbe richiesto un immediato cessate il fuoco nella regione, ma è stata bocciata da Washington, con la Gran Bretagna che si è astenuta. Questo veto ha scatenato reazioni da parte di altri membri del Consiglio, con la Russia e la Cina che hanno espresso delusione e rabbia per la decisione degli Stati Uniti.

VETO USA E REAZIONE DELLA CINA

Il Rappresentante permanente cinese, Zhang Jun, ha espresso la sua delusione per il risultato del voto sulla risoluzione del gruppo arabo su Gaza, esortando il Consiglio di Sicurezza a “agire rapidamente” per fermare la carneficina in Medio Oriente. Jun ha criticato gli Stati Uniti per bloccare la risoluzione, notando che c’era consenso in seno al Consiglio sul cessate il fuoco, ma è stato il veto americano a impedirne l’approvazione.

REAZIONE DELLA RUSSIA

Anche la Russia ha condannato aspramente l’atteggiamento degli Stati Uniti, definendo la risoluzione presentata in Consiglio di Sicurezza dall’ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield “non praticabile” e accusando gli Stati Uniti di “cinismo” per l’ostruzionismo dimostrato nel lavoro del Consiglio sulla situazione in Medio Oriente. Secondo l’ambasciatore russo Vasily Nebenzya, la proposta degli Stati Uniti su Gaza “non chiede un cessate il fuoco immediato, solo una tregua temporanea e solo quando le condizioni saranno mature”. Mosca ha espresso la sua delusione per l’approccio “in cattiva fede” degli Stati Uniti e ha accusato Washington di voler solo prendere tempo anziché cercare una soluzione immediata al conflitto.

REAZIONE DEGLI STATI UNITI

Dall’altro lato, la Rappresentante Permanente americana del Consiglio, Linda Thomas Greenfield, ha difeso il veto degli Stati Uniti, sostenendo che la risoluzione araba avrebbe influenzato negativamente i delicati negoziati in corso tra le due parti. Thomas-Greenfield ha annunciato il progetto di Washington per una risoluzione alternativa, in cui si invoca un cessate il fuoco “appena praticamente possibile” e si condanna Hamas, la prima volta che il Consiglio di Sicurezza emette una condanna diretta verso il gruppo militante palestinese.

CONSEGUENZE DEL VETO

Il veto degli Stati Uniti alla risoluzione araba sulla situazione a Gaza ha portato a una stallo politico nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, con la mancanza di un consenso sulle misure da adottare per porre fine alla violenza in Medio Oriente. Le reazioni dei membri del Consiglio evidenziano le divisioni profonde sulla gestione del conflitto israelo-palestinese e sollevano interrogativi sul ruolo degli Stati Uniti e la loro influenza nella risoluzione dei conflitti regionali.

In conclusione, il veto degli Stati Uniti alla risoluzione araba sul cessate il fuoco a Gaza ha creato tensioni e divisioni nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, evidenziando le difficoltà nel trovare una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese. Le reazioni della Russia e della Cina testimoniano la frustrazione e la delusione degli altri membri del Consiglio di fronte all’ostacolo rappresentato dal veto degli Stati Uniti. Il futuro del conflitto in Medio Oriente rimane incerto, con la comunità internazionale divisa sulle azioni da intraprendere per porre fine alla violenza e promuovere una pace duratura nella regione.

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