CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE: BOMBE SU RAFHA E COLPITO OSPEDALE A KHAN YUNIS
SABATO 10 FEBBRAIO: NUOVI BOMBARDAMENTI E VITTIME ARAFHA
Secondo Al Jazeera, è salito ad almeno 15 morti il bilancio dei bombardamenti israeliani effettuati ieri sera sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Oltre alle 11 vittime già riportate dall’agenzia palestinese Wafa, l’emittente araba riporta di altri quattro morti e diversi feriti per un attacco contro un edificio residenziale del quartiere orientale di al-Geneina. Benjamin Netanyahu poche ore prima aveva intimato all’esercito di preparare un “piano di evacuazione” per le centinaia di migliaia di civili che si trovano lì prima di una possibile offensiva di terra.
ISRAELE PREPARA L’OFFENSIVA SU RAFHA
Tel Aviv si prepara all’offensiva di terra su Rafah, almeno 15 persone sono morte sotto le bombe. Colpito anche l’ospedale Nasser a Khan Yunis: ci sono feriti.
BILANCIO DELLE VITTIME DAL 7 OTTOBRE
Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di oltre 27.840 morti e 67.300 feriti, secondo il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas.
ESERCITO ISRAELIANO PREME SU KHAN YUNIS
Mentre continuano i raid aerei, l’esercito israeliano sta continuando a premere su Khan Yunis, roccaforte di Hamas, a poca distanza da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. I combattimenti più intensi sono avvenuti nella parte occidentale della città. Le attività militari – secondo la stessa fonte – hanno riguardato anche il centro e il nord della Striscia.
NUOVI SOPRALLUOGHI NELLE STRUTTURE SANITARIE
Secondo quanto riporta Al Jazeera diverse persone sono morte e altre rimaste ferite dopo che carri armati e proiettili di artiglieria israeliani hanno preso di mira i piani superiori del complesso medico Nasser. Anche l’agenzia di palestinese Wafa ha riferito la notizia data dall’emittente araba, parlando di almeno un morto e tre feriti nell’attacco. Sempre a Khan Yunis la Mezzaluna rossa palestinese ha affermato che le forze israeliane hanno arrestato otto membri del suo personale. Sui suoi account social l’organizzazione umanitaria ha precisato che l’esercito ha fatto ieri irruzione nella struttura e ha “trascorso circa 10 ore a perquisire la struttura interrogando e picchiando personale e pazienti, danneggiando attrezzature e rubando denaro ed effetti personali”.
RISPOSTA DI HAMAS
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La situazione continua ad essere estremamente tesa tra Israele e Palestina, con episodi di violenza che si moltiplicano. La comunità internazionale è in allarme e cerca di mediare per una soluzione pacifica al conflitto che sembra non avere fine. La speranza di un futuro di pace sembra sempre più lontana di fronte a queste continue e tragiche vicende.