PAOLA EGONU QUERELA IL GENERALE VANNACCI
La stella della pallavolo italiana, Paola Egonu, ha deciso di querelare il generale Roberto Vannacci per le frasi riguardanti i suoi “tratti somatici” presenti nel libro scritto dal militare. La querela è stata depositata a Bergamo e poi trasmessa a Lucca, dove il generale risiede a Viareggio. Nella denuncia, Egonu ha contestato i contenuti offensivi nei suoi confronti presenti nel libro ‘Il Mondo al Contrario’ scritto da Vannacci.
LE FRASI INCRIMINATE
Nel libro, il generale Vannacci ha scritto riguardo a Egonu: “Anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità.” Queste parole hanno suscitato indignazione nella pallavolista, che ha deciso di agire legalmente contro il militare. A presentare la denuncia è stato Luca Comellini, maresciallo in congedo dell’aeronautica e al vertice del Sindacato dei militari per la tutela dei cittadini in difesa. Oltre alla questione dei tratti somatici, nel libro anche gli argomenti riguardanti gli omosessuali sono stati messi sotto accusa.
I PASSAGGI OFFENSIVI SULLE PERSONE LGBT
Nel libro, il generale Vannacci si esprime in modo discriminatorio nei confronti degli omosessuali, utilizzando termini ritenuti offensivi e inappropriati. Vannacci scrive: “Dobbiamo ricorrere ad un idioma straniero e chiamarli gay perché i vocaboli esistenti sino a pochi anni fa nei dizionari sono considerati inappropriati, se non volgari ed offensivi.” Queste parole hanno acceso ulteriormente la discussione e l’indignazione nei confronti del militare.
LA RISPOSTA DEL PUBBLICO MINISTERO
Nonostante il pubblico ministero abbia deciso per l’archiviazione del caso, Paola Egonu ha deciso di impugnare la decisione e attende ora la decisione del GUP. Il Giudice per le Indagini Preliminari dovrà decidere se procedere con l’archiviazione del caso o se disporre il giudizio nei confronti di Vannacci. Nel frattempo, il generale dovrà fronteggiare altre tre inchieste, una davanti alla procura militare, una davanti a quella ordinaria e una alla Corte dei Conti.
LE CONSEGUENZE PER IL GENERALE VANNACCI
Il generale Vannacci rischia una condanna a un anno e sei mesi di carcere e una multa fino a 6 mila euro. Nell’esposto presentato, si sottolinea il rischio di “istigazione ai militari a violare le leggi” e altri reati, tra cui la diffamazione aggravata. Le polemiche continuano a suscitare dibattiti sull’intolleranza e la discriminazione presenti nella società contemporanea.
In conclusione, la querela di Paola Egonu nei confronti del generale Vannacci pone l’accento sull’importanza della tutela dei diritti individuali e della lotta contro ogni forma di discriminazione. La questione resta aperta e sarà il GUP a decidere sul destino del caso, mentre il dibattito sull’inclusività e il rispetto delle diversità continua a tenere banco nella società italiana.