VELOCITÀ FOLLI: IL GIORNOLE ASTURIE RIVELA LA FOLLIA DEI CICLISTI
Una discesa da percorrere per arrivare all’arrivo prima degli altri e inserire il proprio nome nell’albo d’oro della corsa. Da affrontare sprezzanti del pericolo, a tutta velocità, a tal punto che dal video a bordo strada sembra più di essere a bordo di una moto che in sella ad una bicicletta da corsa. E’ ciò che è accaduto all’ultimo Giro delle Asturie dove il plotone sfreccia sfiorando i marciapiedi, su un asfalto disconnesso e bagnato, mentre invano un vigile segnala di rallentare.
VELOCITÀ RECORD: LE PERFORMANCE DEI CICLISTI PROFESSIONISTI
Da tempo si parla delle folli andature da parte dei ciclisti professionisti in corsa che spesso raggiungono velocità impressionanti, solamente qualche anno fa addirittura impensabili. Sia in salita sia in discesa poca differenza fa perché oramai è quasi all’ordine del giorno che si registrino nuovi record: che sia su un’erta di giornata o per un traguardo volante o per il tempo complessivo di una tappa o di una classica. A dimostrazione, i numeri: l’ultima Parigi-Roubaix, malgrado il maldestro tentativo di inserire una chicane nel punto più importante della gara, è stata l’edizione più veloce di sempre. Già nello scorso Tour de France, alcuni video impressionanti avevano mostrato i corridori impegnati in folli discese.
LA RIVALITÀ E LA PERICOLOSITÀ DEL PROSSIMO GIRO D’ITALIA
Anche le rivalità sempre più accese dei migliori della classe, hanno permesso di ottenere nuovi record di velocità su strada e il prossimo Giro d’Italia oramai alle porte si prospetta tra i più appassionanti e spettacolari. Nonché pericolosi di sempre. Perché a pari passo con il costante aumento della velocità cresce anche il pericolo per i ciclisti con margini di sicurezza sempre più esili. In una esasperazione alla ricerca della performance che anche alcuni di loro hanno ammesso essere eccessiva, come Elia Viviani, pluricampione su strada e su pista, che di velocità da sempre se ne intende.
LA FOLLIA DEL GIORNOLE ASTURIE: UNA DISCESA PERICOLOSA
Eppure, ciò che è apparso in uno dei video più recenti che riguarda il Giro delle Asturie in Spagna, ha semplicemente dello sconcertante: il plotone sfreccia a piena velocità in discesa, su un tratto di asfalto imperfetto, completamente viscido per la pioggia. In fila indiana passano i ciclisti mentre sfiorano i marciapiedi e il bordo strada e un vigile si sbraccia, invano, a segnalare il pericolo chiedendo di frenare con paletta e fischietto. E la reale velocità la si comprende nel momento in cui il gruppo passa e arrivano le ammiraglie, in difficoltà a tenere la guida, a quelle andature sempre più folli.
In conclusione, la corsa ciclistica non si ferma di fronte ai pericoli e alle follie della velocità, ma anzi sembra spingersi sempre oltre alla ricerca dell’emozione e della competizione estrema. Il Giro delle Asturie ha rivelato una volta di più la passione e la determinazione dei corridori, pronti a mettere tutto in gioco pur di primeggiare. Una dimostrazione di forza e di coraggio che non smette di affascinare appassionati di tutto il mondo.