ELEZIONI PARLAMENTARI IN IRAN: I SOSTENITORI DELLA LINEA DURA PRENDONO IL SOPRAVVENTO
Nelle prime consultazioni politiche tenutesi in Iran dopo la morte di Mahsa Amini, i sostenitori della linea dura sembrano essere in vantaggio nel conteggio iniziale dei voti a Teheran. Secondo i media di Stato iraniani, come l’agenzia di stampa Irna e la TV statale, il Ministero dell’Interno ha dichiarato che su un totale di 5.000 schede elettorali, ne sono state conteggiate 1.960. Questo potrebbe significare un’ascesa del potere degli integralisti, che hanno dominato il parlamento iraniano negli ultimi vent’anni e che spesso hanno manifestato la loro ostilità nei confronti degli Stati Uniti durante le sedute. Tuttavia, nonostante il potere legislativo teoricamente spetti al Parlamento, l’autorità suprema in Iran è detenuta dall’ayatollah Ali Khamenei.
PROTESTE E REPRESSIONE: IL CONTESTO DELLE ELEZIONI
Le elezioni di venerdì sono avvenute in un contesto segnato dalle proteste del 2022, scaturite dalla morte di Mahsa Amini, una giovane donna deceduta mentre si trovava sotto custodia della polizia per non aver rispettato le norme sull’abbigliamento religioso. Le manifestazioni si sono rapidamente trasformate in richieste di cambiamento e democratizzazione del regime teocratico iraniano. Secondo gli attivisti per i diritti umani, la violenta repressione delle proteste del 2022 ha causato la morte di oltre 500 persone e l’arresto di migliaia di altri manifestanti.
AFFLUENZA E BOICOTTAGGIO: L’ATTEGGIAMENTO DEI CITTADINI
Nonostante le richieste di boicottaggio delle elezioni provenienti da diverse personalità , come l’attivista Narges Mohammadi, premio Nobel per la Pace, che le ha definite una “farsa”, l’affluenza alle urne è stata del 41%, secondo fonti non ufficiali citate dall’agenzia Irna. Questo dato potrebbe segnare un calo rispetto alle elezioni precedenti, dove solo il 42% degli aventi diritto aveva partecipato al voto. Le divisioni all’interno della società iraniana sono evidenti, con alcuni che hanno risposto all’appello al voto delle autorità , mentre altri hanno preferito astenersi per protesta.
CONCLUSIONE
Le elezioni parlamentari in Iran rappresentano un momento cruciale per il futuro politico del paese, in un contesto di crescente dissenso e proteste popolari. La vittoria dei sostenitori della linea dura potrebbe significare una continuità nella politica attuale, con il potere concentrato nelle mani dell’ayatollah Khamenei. Tuttavia, la partecipazione ridotta e il contestato processo elettorale sollevano dubbi sulla legittimità di questi risultati e sulla reale rappresentatività delle istituzioni iraniane. Resta da vedere come si evolverà la situazione politica nel paese nei prossimi mesi, con la possibile intensificazione delle tensioni interne e il mantenimento del controllo da parte delle autorità centrali.
