ERIK TEN HAG SI DIFENDE DOPO LA SCONFITTA COL CHELSEA
Il Manchester United del tecnico olandese Erik ten Hag è sempre più sotto pressione dopo la sconfitta subita contro il Chelsea, che ha visto i Red Devils perdere una partita che sembrava già vinta. Con i due gol segnati da Cole Palmer in 82 secondi, il Chelsea ha ribaltato il risultato e ha vinto per 4-3, lasciando la squadra di ten Hag lontana dalla zona Champions in campionato e senza competizioni europee.
LA REAZIONE ALL’INTERVISTA A CALDO
Durante l’intervista a caldo post-partita, il tecnico ten Hag è stato duramente criticato per la sua reazione alla giornalista Jules Breach, che gli ha chiesto conto delle numerose occasioni da gol concesse dalla sua squadra. Ten Hag ha definito la domanda “ridicola” e ha difeso la sua difesa, sottolineando di aver dimostrato in passato di essere una delle migliori del campionato per gol subiti.
I DATI SMENTISCONO LE DICHIARAZIONI DI TEN HAG
Nonostante le affermazioni del tecnico olandese, i dati recenti smentiscono la sua difesa. Il Manchester United è diventato una delle squadre che ha concesso più tiri avversari in una partita di Premier League, con il Chelsea che ha totalizzato ben 28 tiri in porta durante la partita. Questo dato si aggiunge ai 31 tiri subiti contro il Brentford, evidenziando delle lacune difensive evidenti nella squadra di ten Hag.
LA POSIZIONE IN CLASSIFICA
La sconfitta contro il Chelsea porta il Manchester United a 11 punti dal quarto posto attualmente occupato dall’Aston Villa e a 9 dal quinto posto del Tottenham. Con la qualificazione alla prossima Champions League sempre più difficile, ten Hag si trova ad affrontare una situazione complicata e la pressione sui suoi risultati è sempre maggiore.
IN CONCLUSIONE
La reazione di Erik ten Hag alla domanda della giornalista Jules Breach ha sollevato molte polemiche e ha messo in luce le difficoltà della squadra del Manchester United. Con la pressione che aumenta su di lui, il tecnico olandese dovrà trovare delle soluzioni per risollevare le sorti della sua squadra e tornare a competere al vertice del campionato inglese.
